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Demenza o fibromialgia: perdita di memoria può dipendere da condizioni meno note

Chiamata anche sindrome di fibromialgia o sindrome di Atlante, la causa della condizione è sconosciuta.


Tuttavia, secondo l'NHS [Servizio Sanitario in GB], si pensa che possa essere correlata a livelli anormali di sostanze chimiche particolari nel cervello e ad alterazioni nel modo in cui il sistema nervoso centrale elabora i messaggi di dolore trasmessi in tutto il corpo.


Si è anche suggerito che le persone possano ereditare particolari geni dai genitori rendendole più suscettibili. La condizione è spesso innescata da un evento fisicamente o emotivamente stressante. Questo potrebbe essere un infortunio o un'infezione, partorire, un'operazione, la rottura di una relazione o la morte di una persona cara.


Oltre al dolore in tutto il corpo, alla perdita di memoria e alla sindrome dell'intestino irritabile, è associato anche a fatica, rigidità muscolare, difficoltà a dormire, mal di testa e problemi nei processi mentali.


Tende a colpire le donne sette volte più degli uomini e quelli tra i 30 e i 50 anni. Tuttavia, può insorgere in persone di qualsiasi età, compresi i bambini e gli anziani.


Secondo l'NHS, c'è dibattito su quanto è comune la fibromialgia. Si stima che sia colpita una persona ogni 20. La mancanza di certezza su questo numero dipende dalla difficoltà di fare la diagnosi. Non esiste un test specifico ed essa condivide i sintomi con una serie di altre condizioni.


Anche se non c'è cura, ci sono trattamenti per rendere più facile vivere con la condizione. Questi includono farmaci come antidepressivi e antidolorifici o terapie verbali come la consulenza e la terapia comportamentale cognitiva.


Inoltre, i pazienti sono incoraggiati cambiare stile di vita, includendo l'esercizio fisico nella loro routine e imparando a rilassarsi in modo corretto. L'NHS ti consiglia di vedere il medico di famiglia se pensi di soffrirne.

 

 

 


Fonte: Lauren Clark in Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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