Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La mezza età ti farà perdere la forma se non aumenti l'attività fisica

La Facoltà di Scienze dello Sport e della Salute dell'Università di Jyväskylä ha esaminato la correlazione tra i cambiamenti dei passi giornalieri e i cambiamenti dell'indice di massa corporea (BMI).


Durante il periodo di studio di 4 anni, le donne in particolare hanno aumentato significativamente il loro numero giornaliero. Circa il 25% dei partecipanti alla ricerca ha aumentato di oltre 2.000 il numero di passi, mentre circa il 19% lo ha diminuito.


I partecipanti sono stati raggruppati tra chi ha incremento, decrementato e mantenuto il totale dei passi. I ricercatori hanno confrontato le variazioni del BMI dei tre gruppi con le variazioni nel conteggio dei passi e il confronto del numero passi era proporzionale al tempo in cui il contatore dei passi era tenuto attivo.


Durante il periodo di ricerca, c'è stata una crescita del BMI sia delle femmine che dei maschi. Quasi la metà dei partecipanti ha mantenuto la stessa quantità di passi aerobici giornalieri e circa un quarto ha aumentato il numero giornaliero di oltre 1.000 passi durante il periodo di ricerca.


I partecipanti al test, il cui conteggio totale è aumentato di oltre 2.000 passi durante il periodo di studio, hanno mantenuto lo stesso BMI negli anni. Al contrario, il BMI è aumentato per coloro il cui conteggio è rimasti allo stesso livello o è diminuito.

 

Può essere rilevante perché:

L'attività fisica, in particolare il cammino spedito, è una delle azioni più consigliate per ridurre il rischio di Alzheimer o demenza e fa parte del 'pacchetto' di cambiamenti di stile di vita raccomandati.

Secondo il professor Mirja Hirvensalo,

"La tendenza dell'attività fisica sembra buona. Studi internazionali hanno dimostrato che l'attività fisica generalmente diminuisce con l'età, ma qui è aumentata. Anche se il numero di passi in generale sembra buono, va notato che la quantità di persone passive, che fanno meno di 5.000 passi al giorno, non è cambiato significativamente durante il periodo di ricerca".


Il ricercatore postdottorato Kasper Salin ricorda a tutti il ​​significato dell'attività incidentale:

"I passi si accumulano in molte occasioni durante il giorno, se viene data la possibilità. Non è assolutamente necessario fare una passeggiata ogni giorno per aumentare il conteggio giornaliero. Al contrario, occorre prestare attenzione alle scelte della vita quotidiana. Bisogna fare ogni viaggio in macchina o in qualche caso si può camminare? Oppure si possono prendere le scale invece dell'ascensore?".


Lo studio Rischio Cardiovascolare dei Giovani Finlandesi sta monitorando regolarmente oltre 3.000 finlandesi dal 1980. Una parte dello studio considera l'attività fisica, e durante le ultime due misurazioni c'è stato il monitoraggio con contatori di passi. Durante il periodo di follow-up di quattro anni, i dati di conteggio dei passi e le variabili di fondo richieste sono state raccolte da un totale di 1.033 partecipanti. Nello stesso periodo, gli esaminati avevano dai 34 ai 49 anni di età.


Il numero quotidiano consigliato per gli adulti è di 10.000 passi.

 

 

 


Fonte: University of Jyväskylä (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kasper Salin, Mirja Hirvensalo, Costan Magnussen, Risto Telama, Nina Hutri-Kähönen, Jorma Viikari, Olli Raitakari, Tuija Tammelin. Changes in Daily Steps and Body Mass Index and Waist to Height Ratio during Four Year Follow-Up in Adults: Cardiovascular Risk in Young Finns Study. International Journal of Environmental Research and Public Health, 2017; 14 (9): 1015 DOI: 10.3390/ijerph14091015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.