Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Non sostituire animali domestici con robot. Progettare invece robot come animali di servizio.

Dog and robotGli animali domestici robot possono essere utili, ma non sostituiranno l'amore e la compagnia di un animale vivente. (Shutterstock)

I robopet (animali domestici robot) sono macchine con intelligenza artificiale create per sembrare animali (di solito gatto o cane, ma anche qualsiasi altro). Ci sono numerosi robopet sul mercato in questo momento, venduti ai consumatori come 'animali domestici' o per compagnia.


C'è uno sforzo particolarmente fervente per dare sollievo ai caregiver, comprando questi robopet per gli anziani in sostituzione dei loro animali da compagnia defunti o a cui hanno rinunciato.


Gli amanti degli animali ti diranno che preferirebbero non avere alcuno piuttosto che avere un robot per animale domestico. Anche se un robopet può essere programmato per simulare le azioni di un animale reale, la gente sa che è falso.


Ci dovrebbe essere un cambio dalla strategia di marketing basata sulla compagnia per i robopet (che ha problemi etici profondi associati alla sostituzione del legame emotivo tra gli esseri viventi) per affrontare le esigenze che attualmente sono soddisfatte dagli animali di servizio.


Nella mia ricerca sugli effetti del legame umano-animale sulla salute umana, i partecipanti sottolineano la natura reciproca della loro relazione con gli animali domestici. Gli umani lavano l'animale con amore, lo alimentano con cibo squisito, lo coccolano, lo grattano e lo accarezzano, e l'animale, a sua volta, risponde con amore incondizionato.


La stragrande maggioranza afferma che gli animali non umani nella loro vita sono membri della famiglia, parte integrale nella loro felicità e benessere. È illogico presentare un robot a un adulto e suggerire che prenderà il posto di una persona cara, che sia umana o non umana.

 

Nuovi mercati

Tuttavia, c'è un mercato enorme, e per ora non sfruttato, per i robopet e altri robot sociali per il ruolo di robot di servizio. Li chiamiamo Serv-U-Bot. Questi robot di servizio personali sono diversi da quelli sviluppati per sostituire gli umani in alcuni settori di produzione e di servizio.


Il Serv-U-Bot sarebbe molto simile a un robotpet (piccolo, portatile e destinato all'uso personale), e impiegherebbe molte delle tecnologie già incluse nei robot sociali. Questi sensori a bordo potrebbero includere telecamere di osservazione, microfoni per registrazione audio, sensori di temperatura, tecnologie di comunicazione e persino il movimento autonomo, spostandosi in base a programmazione piuttosto che su input umano.


Il Serv-U-Bot sarebbe programmato per sostituire gli animali di servizio, che sono attualmente allevati e formati per supportare la mobilità e l'indipendenza umana. Tuttavia, questo è uno sforzo costoso.


Molte organizzazioni che forniscono animali di servizio hanno programmi di allevamento, strutture di formazione e budget enormi che sono finanziati da donatori o rimborsati da governi, assicuratori o famiglie. La Canadian Guide Dogs for the Blind licenzia circa 23 cani all'anno con il suo programma di formazione, ad un costo operativo medio di oltre $ 74.300 per cane.


Questi cani non sono considerati animali domestici dalle organizzazioni che li allevano e li allenano. Sono cani di servizio, addestrati per dare assistenza. Se il loro attuale collocamento termina a causa della morte della persona che stavano aiutando o per altri motivi, vengono generalmente restituiti all'organizzazione per essere collocati altrove.

 

Robot come animali di servizio

Ma che dire della sostituzione dei cani di servizio con Serv-U-Bot: robot sociali programmati per eseguire funzioni relative al servizio? Abbiamo le conoscenze tecnologiche per creare Serv-U-Bot che possono aumentare l'indipendenza attraverso la programmazione, che possono avvisare che il toast brucia, la teiera bolle, il campanello suona, e così via.


Potrebbero persino assumere le funzioni dei cani di allerta medica, rilevando problemi medici come un attacco epilettico o carenza di zucchero nel sangue, o avvisare l'utente della presenza di allergeni. Il Serv-U-Bot potrebbe persino dare supporto agli anziani per continuare a godersi la compagnia degli animali, nutrendoli, controllando che abbiano acqua e persino pulendo la lettiera.


Se un'automobile può essere programmata per guidare se stessa, evitando ostacoli e forme di vita, perché non programmare un Serv-U-Bot per guidare le persone per la città? Potrebbe anche essere programmato per facilitare le interazioni reali con altri esseri viventi.


Questa tecnologia può salvare e arricchire vite e aiutare le persone a conservare mobilità. Il Serv-U-Bot sarebbe in grado di supportare le esigenze di indipendenza e mobilità degli esseri umani senza sfruttare animali non umani.

 

 

 

 


Fonte: L.F. Carver, assistente professoressa alla Queen's University, Ontario

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.