Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoprire cosa c'è dietro la paura degli anziani di cadere può favorire le attività

Cara Carol: Mia madre vive con i dolori per l'artrite reumatoide e ha anche i primi sintomi dell'Alzheimer. Usa un bastone da anni e si sentiva sicura con questo aiuto, ma recentemente ha il terrore di cadere. Le ho comprato un deambulatore, e lei dice che la fa sentire più stabile. Tuttavia, ha paura a muoversi, quindi è diventata straordinariamente sedentaria. Posso capire la cautela, ma temo che se evita del tutto l'attività, la sua salute declinerà ancora più rapidamente. Vive con me e c'è dell'attrito quando propongo qualcosa. C'è un modo migliore? - LD

 

Cara LD: È vero che una volta che le persone anziane diventano completamente sedentarie possono indebolirsi e la loro salute generale può declinare, quindi mi complimento con te per affrontare la situazione.


Come probabilmente sai, l'attrito con un genitore anziano che vive con un figlio adulto è comune, e questo è particolarmente vero se la demenza fa parte del quadro. Quindi, il mio primo suggerimento è di riverificare l'approccio, per assicurarti di usare un linguaggio morbido e non giudicante.


Sii curiosa del perché non vuole camminare di più e ascolta le emozioni dietro le sue parole, perché potrebbe non essere in grado di trovare le parole specifiche per spiegare la sua paura. Forse ha vertigini, o un aumento del dolore per l'artrite reumatoide o qualcosa di più sfuggente.


Assicurala che tu capisci perché (metti qui il suo ragionamento) rende spaventoso camminare intorno, e poi dille che la aiuterai a discuterne con il suo medico per vedere se si possono fare degli aggiustamenti.


Una occhiata accorta ai suoi antidolorifici potrebbe valere la pena, perché non è raro che i farmaci, specialmente se combinati, causino sia la nebbia del cervello che le vertigini. Controllare il dolore senza causare questi problemi può richiedere una messa a punto. Inoltre, l'instabilità potrebbe derivare da pressione bassa, anemia o infezione del tratto urinario.


Se tutte queste ragioni vengono escluse, gli esercizi di terapia fisica possono migliorare l'equilibrio. Mi rendo conto che questo potrebbe essere una proposta difficile per qualcuno nella situazione di tua madre, ma in alcune località, il terapeuta può venire a domicilio. Molto spesso, un anziano coopera meglio con un professionista che con il figlio adulto.


C'è un'altra ragione per le vertigini che, pur essendo più prevalenti negli anziani, possono riguardare anche i giovani. Questa è chiamata 'vertigine posizionale benigna', che significa semplicemente che i cristalli dell'orecchio che ci aiutano a rimanere in equilibrio stanno fluttuando fuori posto. Molti terapeuti fisici possono diagnosticare questa condizione guardando gli occhi e sono addestrati a fare una manovra che sposta i cristalli al posto giusto nel canale dell'orecchio.


L'ultima idea è che i cambiamenti nella visione dovuti alla demenza possono rendere le persone esitanti a muoversi. Dato che tua madre è in una fase iniziale dell'Alzheimer, questo potrebbe non essere il problema, ma è comunque qualcosa da considerare.


Potresti non essere in grado di rimuovere la sua paura interamente LD, ma vale la pena tentare per capire se alcuni di questi passaggi possono essere di aiuto.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)