Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Suicidio del coniuge caregiver lascia il paziente alla deriva e un amico devastato

Bursack Carol 3 29

Cara Carol: dopo essersi preso cura per anni di sua moglie che ha una demenza avanzata, il mio amico da una vita ha raggiunto il limite e si è ucciso. Aveva le risorse finanziarie per metterla in una casa di cura, eppure quando l'ho suggerito, ha detto che non poteva vivere con la colpa.

Se avesse visto l'aiuto esterno in modo diverso, avrebbe potuto tornare al suo ruolo di marito amorevole piuttosto che di caregiver stressato. Ora, sua moglie è stata trasferita in una struttura di cura senza il suo aiuto nella transizione, e i suoi amici e la sua famiglia hanno il cuore spezzato.

Continua a fare quello che stai facendo, dicendo ai caregiver che anche avere cura di sé stessi è la scelta migliore per tutti i soggetti coinvolti. La determinazione del mio amico a dare a sua moglie ciò che considerava l'assistenza migliore è costata tutto a entrambi. Dal mio punto di vista, pensavo di fare tutto il possibile per sostenerlo. Ora, dubito di me stesso come amico ed è devastante. - SP.

 

Caro SP: Il mio cuore è con te. La nota privata che mi hai mandato è eccezionalmente dettagliata e posso assicurarti che hai fatto tutto il possibile per supportare il tuo amico.


Situazioni tragiche come quella che descrivi sono più comuni di quanto crede la maggior parte della gente. A volte, i caregiver perdono la salute, se non la loro vita, per la malattia. Ancora peggio, tuttavia, va per quelli che muoiono per suicidio perché hanno raggiunto la fine delle loro risorse emotive.


Certo, non sappiamo esattamente cosa abbia spinto il tuo amico al suo limite, ma abbiamo imparato dalle persone che ci sono arrivate vicino. Per alcuni caregiver, sembra essere la tensione di prendere decisioni difficili per qualcuno che non può prenderle in proprio. Per altri, può darsi che non riescano più a vivere senza dormire o a fare una pausa dai loro doveri.


Altri possono sentire di non poter più stare in piedi a vedere soffrire qualcuno che amano. Molto spesso, è una combinazione di sfide. Il caregiver raggiunge semplicemente un punto in cui non c'è più nulla da dare.


Ora, ovviamente, la persona stessa per la quale il tuo amico ha sacrificato così tanto deve essere curata fisicamente da estranei senza che lui sia nelle vicinanze per sostenerla. Anche se lei non riusciva più a trovare le parole per rassicurarlo, avrebbe saputo che lui era lì per lei. Ora non lo è più.


Voglio essere chiara che non sto incolpando il tuo amico. La decisione di suicidarsi per disperazione non è logica. Tutto quello che sapeva era che non riusciva più a gestire il dolore. Nessuno dovrebbe giudicarlo per questo. Dobbiamo tutti ricordare che, indipendentemente da ciò che assistiamo anche in una connessione intima, non possiamo davvero sapere cosa significhi vivere la vita di un'altra persona.


Hai la mia più profonda solidarietà, SP. Hai fatto tutto ciò che chiunque avrebbe potuto fare, eppure stai facendo un ulteriore passo avanti. Quello che stai facendo per diffondere la consapevolezza di tali tragedie è prezioso. Sono certo che il tuo coraggio nel condividere la tua storia porterà alcuni caregiver sopraffatti a cercare supporto per la propria salute mentale.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.