Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Perché la sanità della GB ha ragione a dire di no, per ora, ai nuovi farmaci di Alzheimer

NICE logo

Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) del Regno Unito ha rifiutato di raccomandare due nuovi farmaci anti morbo di Alzheimer (MA) per l'uso di routine nel SSN in Inghilterra. Sebbene sia deludente per alcune famiglie colpite dalla demenza, questa decisione riflette un approccio cauto e basato sull'evidenza che protegge i pazienti e i fondi pubblici.


I farmaci in questione - lecanemab prodotto da Eisai e donanemab proposto dalla Eli Lilly - hanno ricevuto un'attenzione significativa, con titoli che li hanno acclamati come trattamenti 'rivoluzionari' e farmaci 'miracolosi'. Tuttavia, il NICE ha una lunga storia di scrutare attentamente i nuovi farmaci per la demenza e, come in casi precedenti, ha sollevato importanti domande su quanti benefici offrono effettivamente questi medicinali.


L'affermazione principale è che questi farmaci possono ritardare la progressione del MA di circa 4-6 mesi nelle fasi iniziali. Non è niente, ma non è nemmeno il drammatico cambiamento che alcuni titoli implicano. È anche importante distinguere tra i risultati della sperimentazione clinica e i risultati dei trattamenti nella cura quotidiana. Le condizioni di esperimento sono controllate e selettive [ndt.: nessun paziente con altre patologie diverse dalla demenza], mentre il SSN tratta un mix molto più ampio di pazienti.


Ci sono anche altri fattori da considerare. Questi farmaci comportano rischi - incluso il potenziale gonfiore e sanguinamento del cervello - e richiedono test invasivi, come puntura lombare o scansioni cerebrali regolari, prima e durante il trattamento. Le infusioni devono anche essere eseguite come infusione ospedaliera per molti mesi. Per alcuni pazienti, quell'onere può superare il modesto vantaggio.


Un altro problema è che non sappiamo ancora se i benefici durano oltre il periodo di prova di 18 mesi. Il NICE deve basare le sue decisioni sulle proiezioni a lungo termine, utilizzando strumenti ben consolidati come l'indice QALY (quality-adjusted life year, anni di vita aggiustati per qualità, o analisi costi-utilità) per valutare i benefici per la salute rispetto ai costi per il SSN. Queste decisioni spesso coinvolgono modelli complessi, e le persone ragionevoli possono interpretare le prove in modo diverso.


Anche il costo ha un ruolo. Negli Stati Uniti, i farmaci hanno un prezzo fino a € 29.000 per paziente all'anno. Sebbene le aziende possano offrire sconti al SSN, il NICE deve ancora considerare se gli stessi soldi potrebbero dare più benefici altrove nel sistema sanitario. In questo caso, il NICE ha concluso che i benefici dei nuovi trattamenti di MA sono ancora troppo pochi per giustificare i costi aggiuntivi al prezzo attuale, una decisione supportata da alcuni esperti.


Tom Dening, professore di ricerca nella demenza dell'Università di Nottingham, ha descritto i benefici come 'minimi' e ha avvertito che potrebbero distrarre da altre priorità, come fornire buona cure e supporto alle persone che già hanno la demenza.

 

Dibattito acceso

Tuttavia, il dibattito è acceso. Alcune compagnie farmaceutiche hanno sostenuto che il sistema del Regno Unito è sbagliato, suggerendo che anche offrire il loro farmaco gratuitamente non sarebbe sufficiente per garantire l'approvazione. Ma questo fraintende quanto bene funziona il NICE. Valutare l'intero costo, non solo del farmaco, ma delle scansioni, delle infusioni e del monitoraggio, non è un difetto, fa parte del processo decisionale responsabile.


Ci sono echi qui di precedenti controversie degli anni 2000 quando le aziende hanno cercato di premere pubblicamente sul NICE per cambiare le sue decisioni. Tuttavia, la storia suggerisce che questa strategia funziona raramente. I ministri hanno costantemente supportato l'indipendenza del NICE e il percorso dell'agenzia mostra che di solito dice 'sì' - almeno in determinate condizioni - anche a farmaci molto costosi, quando l'evidenza ne supporta l'uso.


La decisione attuale è ancora tecnicamente una 'bozza finale'. Entrambe le società hanno tempo fino al 3 luglio per commentare o proporre appello. Nel 2007, la Eisai ha portato il NICE in tribunale e ha perso. Questa volta, un appello è più probabile.


Comprendere i principi alla base della decisione di NICE aiuta a mettere questo risultato nel contesto. Queste non sono decisioni prese alla leggera, riflettono un attento equilibrio di prove, rischi, costi e benefici per i pazienti e, soprattutto, un impegno per l'equità nel modo in cui vengono utilizzate le risorse del SSN.

 

 

 


Fonte: Paul Atkinson (ricercatore senior) e Sally Sheard (prof.ssa di storia della medicina), Università di Liverpool

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.