Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Demenza grave: Case di cura provano nuovo approccio

La demenza del pazienteSi stima che una persone su tre con più di 65 anni morirà con demenza.

Ricercatori dicono che non ci sono studi sul modo di fornire la migliore assistenza ai pazienti con demenza avanzata che sono malati terminali.

 

Questa settimana un gruppo di associazioni di beneficenza nel campo della salute hanno scritto al primo ministro [Inglese] chiedendogli di farne una priorità nell'ambito della sua "sfida alla demenza". Sono stato a vedere un nuovo approccio alla cura di persone affette da demenza grave che è in fase di test in diverse case di cura a sud di Londra.


Il programma si chiama Namaste, che in questo caso significa "per onorare lo spirito interiore". E' stato sviluppato per gli ospiti con demenza grave che non possono più parlare a loto nome. Potrebbero essere immobili e vulnerabili alle infezioni. Hanno spesso difficoltà a deglutire, e possono avere dolori. In molte strutture possono essere confinati nelle loro stanze o posti per ore davanti alla TV. Alla Casa di cura Park Avenue di Bromley nel Kent, il personale ha introdotto il programma Namaste la scorsa estate.

Lenire i sensi

Questo approccio - sviluppato negli Stati Uniti - lenisce i sensi utilizzando il suono, il tatto, l'olfatto e il gusto. Queste sono tutte tecniche conosciute, ma qui sono riunite tutti i giorni in un apposito spazio comune. Gli ospiti con demenza avanzata sono riuniti in una stanza Namaste, dove vengono accolti e curati, massaggiati e puliti. Il personale offre dolci per aiutare a mantenere la bocca umida, o discute delle vecchie foto preferite, con il sottofondo di una colonna sonora con un dolce canto di uccelli da un CD. Glenis Aylott, il cui padre Joe Oatley è deceduto qui, poche settimane fa, dice che i suoi ultimi giorni erano pacifici e dignitosi. "Era proprio l'atmosfera generale della stanza e la tranquillità. Mi ha fatto sentire tranquilla, e lui sembrava molto calmo".

 

Cura intenzionale

Jasrin Azeem, infermiera e capo squadra della struttura, dice che dalmomento in cui il Namaste è iniziato l'anno scorso, l'asssitenza è diventata più propositiva. "Abbiamo il cento per cento di soddisfazione con Namaste. Abbiamo tempo per stare con gli ospiti, parlare con loro e capirli". E' centrale in questo approccio riconoscere che gli ospiti affetti da demenza grave sono malati terminali, e quindi la priorità è dare tranquillità e comfort attraverso le cure palliative.


La Dssa Liz Sampson dalla Marie Curie Palliative Research Unit dice che in molte case di cura e ospedali questo può essere un passo difficile. "Penso che le persone che lavorano nell'assistenza medica e sociale trovano molto difficile riconoscere il punto in cui si devono modificare gli obiettivi di cura. E spesso questo passo arriva troppo tardi, e purtroppo le persone possono poi morire in un ospedale acuto o in un lettino del Pronto Soccorso". La Dssa Sampson addebita questo a una mancanza di comprensione della demenza avanzata. "Siamo stati molto delusi dal fatto che non c'era alcuna menzione di assistenza per il fine-vita o della demenza avanzata e delle esigenze di cura delle persone affette da demenza avanzata nella recente sfida del primo ministro alla demenza. Penso che sia stata un'opportunità mancata".


Questa settimana alcuni importanti enti di beneficenza, tra cui Sue Ryder, Dementia UK, e il Consiglio Nazionale per le Cure Palliative (NCPC), hanno scritto al primo ministro. Hanno elogiato il suo impegno per migliorare la cura della demenza, ma hanno avvertito che l'assistenza per il fine-vita non deve essere trascurato dai gruppi preposti all'attuazione dei suoi piani. "I gruppi Champion che hai istituito devono assicurarsi che la sfida non lasci inesplorata alcuna parte della cura della demenza, e quella del fine-vita deve essere parte integrante di questa missione". In risposta il Ministero della Sanità in Inghilterra ha dichiarato: "Siamo in grado di assicurare la NCPC che il miglioramento dell'assistenza di fine vita, per le persone affette da demenza è molto più che una priorità per il governo ed è un obiettivo importante nella strategia nazionale di demenza. Questo è il motivo per cui il NCPC sarà un membro importante di uno dei tre gruppi Champion sulla demenza del primo ministro".


I ricercatori sperano che un test del programma Namaste in sei case di cura a sud di Londra fornirà preziose informazioni sulla cura della demenza avanzata, e le sue potenzialità per un utilizzo molto più ampio. Lo studio è condotto da Jo Hockley, un infermiere consulente dell'Hospice San Cristoforo. "Anche se in modo aneddotico, in questo momento vediamo il personale che si impegna meglio come squadra, lavora insieme come una squadra. E se sentono di essere più apprezzati e di lavorare meglio, daranno una migliore assistenza agli ospiti e alle famiglie. Quindi penso che il potenziale sia enorme".

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 


Pubblicato da Adam Brimelow in BBC News il 4 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)