Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riflessi possono indicare presenza di Alzheimer

Riflesso suzione
Una nuova ricerca presentata questa primavera all'American Academy of Neurology indica che studiare i riflessi nel corso di un esame neurologico potrebbe rivelarsi un potente indicatore dei cambiamenti sottili nella memoria e della cognizione.

Si sa che, con lo sviluppo dell'Alzheimer, si evidenziano cambiamenti nei riflessi, ma è nuova l'idea che il test del riflesso possa rivelare i primi segni di deficit cognitivo.


I medici sanno da tempo che diversi riflessi che sono presenti nei neonati tendono a riapparire quando si sviluppa l'Alzheimer. Questi riflessi primitivi / regressivi, noti anche come segni di rilascio frontale, sono presenti alla nascita e sono soppressi dal cervello con la maturazione, fino a scomparire. Quando il cervello è danneggiato, come avviene nell'Alzheimer, questi riflessi riemergono. Per testare questi riflessi, i medici eseguono quella che potrebbe sembrare una routine strana, toccando la fronte, toccando le labbra e graffiando il palmo delle mani dei pazienti.

  • Forse il riflesso primitivo/regressivo più noto è il riflesso di suzione o radicamento (vedi foto). Questo riflesso permette ai neonati di succhiare il latte, guadagnando nutrimento. Il riflesso viene attivato quando vengono toccate le labbra.
  • Un'altra risposta, il riflesso glabellare, è testato toccando tra le sopracciglia. La maggior parte delle persone ignora rapidamente il tocco e smette di chiudere le palpebre, mentre gli adulti con lesioni cerebrali continuano a chiudere le palpebre e non riescono a interrompere la risposta.
  • Il riflesso di prensione palmare è la presa involontaria di qualsiasi cosa messa nella mano. Questa non può essere soppressa quando il cervello è immaturo, o quando è stato ferito nel corso della vita.
  • Infine il riflesso palmo-mentoniero viene osservato graffiando energicamente il palmo della mano. Il riflesso è stato attivato se si contraggono i muscolo del mento.


I medici sanno da tempo che questi riflessi primitivi / regressivi ricompaiono quando una persona sviluppa l'Alzheimer, ma ora si chiedono se il test del riflesso può essere utilizzato come uno strumento di diagnosi precoce. Il nostro lavoro recente dimostra che se una persona cognitivamente normale evidenzia due o più di questi segnali di riflessi, tende a ottenere risultati peggiori nei test di attenzione, di memoria e di pensiero superiore, rispetto a coloro che non hanno due o più segnali di riflessi.


Ricercare questi riflessi potrebbe essere uno dei modi migliori per rilevare presto l'Alzheimer, anni prima che i risultati dei test di memoria declinino e che l'Alzheimer diventi clinicamente evidente. Una volta che qualcuno sviluppa l'Alzheimer, tuttavia, questi riflessi non sono significativi nel determinare il grado di compromissione, che deve essere valutato attraverso altri test fisici e mentali.


Ciò rappresenta uno sviluppo interessante, perché l'intervento precoce è fondamentale nel trattamento di Alzheimer. Anche se non esiste ancora una cura, ogni progresso che ci porta più vicino a comprendere i cambiamenti del cervello nelle prime fasi della menomazione mentale, ci aiuta a dipanare un po' del mistero dell'Alzheimer. La diagnosi precoce fornisce anche i migliori risultati per le persone con Alzheimer, in relazione alla gamma di trattamenti disponibili.


Così la prossima volta che un neurologo inizia a toccare il viso o a grattarti le mani, sai che sta verificando i riflessi importanti che possono essere le chiavi per comprendere la tua salute.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Scritto dal Dott. Gregory Jicha per Herald-Leader. Il Dott. Gregory Jicha è presidente McCowan incaricato in Alzheimer al Sanders-Brown Center on Aging in GB.

Pubblicato in Kentucky.com il 10 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)