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11 raccomandazioni dietologiche per stimolare la memoria contro l'Alzheimer

The Alzheimer's DietAlla recente conferenza 2012 sulle Sperimentazioni Cliniche sull'Alzheimer, svolta a Monte Carlo nel Principato di Monaco, abbiamo presentato nuove prove innovative, basate su una serie di recenti studi clinici, che dimostrano i significativi miglioramenti nella funzionalità della memoria dei pazienti con Alzheimer (AD) e decadimento cognitivo lieve (MCI) ottenuti da specifici interventi nutrizionali.

Questa sono notizie interessanti, dal momento che si prevede che l'AD sarà la crisi di salute più grande della nostra vita.


L'AD è già ora la sesta causa di morte negli Stati Uniti, e più di 5 milioni di anziani americani (1 ogni 8) hanno la malattia. Seguire una dieta sana per il cervello può dare benefici a tutti quelli che hanno più di 40 anni, a coloro che hanno una storia familiare di AD, o che stanno sperimentando problemi con la memoria.


Gli interventi nutrizionali possono far guadagnare tempo ai pazienti AD e alle loro famiglie. Gli scienziati hanno scoperto un marcatore predittivo dell'AD, una proteina chiamata beta-amiloide, che può essere rilevata fino a 25 anni prima della comparsa della malattia. Questo dà il tempo ai pazienti futuri di AD di attuare misure neuroprotettive. Inoltre, una nuova ricerca mostra che interventi nutrizionali specifici possono ritardare di 2 anni l'insorgenza di AD nei pazienti con memoria compromessa - teoricamente quanto può bastare perchè possa essere scoperta una cura - e migliorare la funzione della memoria dei pazienti di AD e MCI (o "pre-AD") , una mossa vincente [win-win] sia per i pazienti, che per i familiari e i caregivers.


Qui ci sono 11 raccomandazioni dietetiche per stimolare la memoria, basate sulle più recenti ricerche scientifiche e sulla nostra esperienza clinica nel trattamento dei pazienti con AD e MCI.

 

1. Bilanciare i macronutrienti. Ogni giorno, assicurarsi di puntare al 25% delle calorie totali da grassi (ma meno del 7% di quelli saturi, o "dannosi"); al 30-45% da carboidrati complessi (frutta, verdura e cibi integrali che sono a basso indice glicemico), e al 25-35% di proteine magre di alta qualità.

2. Togliersi di torno i carboidrati ad alto indice glicemico... che comprendono zuccheri, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, cereali trasformati e granaglie, tutti i prodotti da forno, gelati e sorbetti, cracker, snack salati come patatine e salatini, e qualsiasi cosa fatta con farina bianca.

3. Mangiare con lo stile mediterraneo. Una dieta di tipo mediterraneo per un cervello sano comprende frutta e verdura, proteine magre (pesce, pollo, e tacchino); yogurt e formaggi a basso contenuto di grassi, noci e semi. Stare lontano da carne rossa e alimenti trasformati.

4. Assumere più grassi buoni e meno di quelli nocivi. Cibi per la mente ad alto contenuto di grassi buoni sono: olio d'oliva, avocado, alcuni frutti a guscio, burro di arachidi naturale, alcuni semi, e certi pesci. I cibi ad alto contenuto di grassi nocivi, o saturi, sono: la maggior parte del fast-food, tutto ciò che è idrogenato, il cocco essiccato, il burro, i grassi animali, il cioccolato al latte e quello bianco e il formaggio.

5. Incrementa l'assunzione di omega-3. Gli acidi grassi omega-3 (EPA e DHA) sono essenziali per il funzionamento della memoria e per la salute del cervello. La maggior parte di noi non ne prende a sufficienza dalle fonti alimentari (come il pesce), quindi è il caso di considerare integratori di alta qualità di puro olio di pesce che contengono un minimo di 250 mg di DHA in ogni capsula, e puntare a 1.000-1.500 mg di DHA al giorno, con il consenso del medico curante.

6. Alimentare il cervello di antiossidanti. Gli alimenti ricchi di antiossidanti sono l'ideale per la funzione mentale. Alcuni dei migliori sono: bacche, cavoli, 100% puro cacao amaro in polvere, funghi, cipolle, fagioli, semi, sardine, aringhe, trote e salmone selvaggio dell'Alaska.

7. Consumare abbastanza vitamine per il cervello. Assicurarsi un adeguato apporto di acido folico e B6, B12 e della vitamina D in particolare. Se non si mangiano cibi ricchi di vitamine su base regolare, è utile aiutarsi con integratori al necessario, in forma di pillole o liquida.

8. Scegliere cibi integrali. In generale, gli alimenti integrali hanno un solo ingrediente; ad esempio, le fragole, i broccoli, o l'orzo. Se è necessario mangiare in velocità (cibi lavorati) a volte, trovare prodotti confezionati, in scatola, e surgelati con il minor numero di ingredienti - in particolare gli ingredienti che si riconoscono e si capiscono facilmente.

9. Optare per prodotti lattiero-caseari a basso o nullo contenuto di grassi. Qualsiasi ricetta che realizzi con latte intero, formaggio, o yogurt può essere fatta con le versioni senza grassi. Se si beve latte intero o mezzo e mezzo, nel caffè, provare a mescolare con latte scremato e aumentare ogni giorno la percentuale di senza-grassi rispetto agli alti contenuti di grassi. Ben presto ci si abituerà e non si avrà più voglia di tornare indietro.

10. Gustarsi una/due tazze di caffè. Il caffè con caffeina, 1-3 tazze all'inizio della giornata, può essere utile nel tempo per il cervello. Studi condotti in Europa per diversi anni dimostrano che gli uomini che bevono caffè regolarmente per molti anni dimostrato un minore declino nei test di memoria rispetto a quelli che non bevono caffè.

11. Digiunare 12 ore per notte. Se ci si sveglia abitualmente alle 6 del mattino, provare a mangiare l'ultimo pasto alle 6 del pomeriggio la sera prima. Ci sono prove scientifiche che sostanze chiamate corpi chetonici, prodotti quando non ci sono i carboidrati da bruciare per ottenere carburante, possono avere un effetto protettivo sulle cellule cerebrali.

 

 

 

 

 

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Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

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Scritto da Richard Isaacson MD, (neurologo laureato ad Harvard, professore associato di neurologia clinica alla School of Medicine Miller dell'Università di Miami, specializzato in Alzheimer e altri disturbi cognitivi) e da Christopher Ochner PhD, (ricercatore di primo piano in nutrizione e cervello alla Mount Sinai School of Medicine e al New York Obesity Nutrition Research Center (Columbia University College of Physicians & Surgeons). Tratto dal loro libro "The Alzheimer`s Diet: A Step-by-Step Nutritional Approach for Memory Loss Prevention and Treatment".

Pubblicato da Judyth Piazza in TheSOP.org il 29 Novembre 2012- Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

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