Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Olio di cocco: benefico per il cervello e [forse] per l'Alzheimer

Forse conosci già i numerosi benefici per la salute dell'olio di cocco, ma eri consapevole che con meno di una porzione al giorno, i trigliceridi a catena media, o grassi "sani", dell'olio di cocco possono iniziare a riparare (**) i percorsi neurali lenti e migliorare (**) le funzioni cognitive e la memoria? Questo è vero per le persone di tutte le età, ma soprattutto negli adulti anziani.

La connessione tra l'olio di cocco e la prevenzione, e anche l'inversione (**), dell'Alzheimer si è fatta più forte che mai (**), come dimostrato in recenti studi, come quello pubblicato dalla rivista Neurobiology of Aging.

 

Perché grasso (salutare)?

Mentre molte persone credono di dover evitare del tutto i grassi, quelli acidi a catena media sono di vitale importanza per la nostra salute. Essi contribuiscono a:

  • Prevenire le carenze di vitamine poiché molte vitamine come la D si trovano solo nelle parti grasse degli alimenti (grassi buoni, non artificiali come gli oli idrogenati e parzialmente idrogenati manomessi dall'uomo) e sono quindi chiamate liposolubili. Questo significa che il corpo può assorbire solo queste vitamine assumendo grassi salutari.
  • Possono aumentare la biodisponibilità dei nutrienti liposolubili necessari per i diversi compiti di un corpo sano funzionante.
  • Supportano sia la salute fisica che quella fisiologica nello sviluppo dei bambini, già a partire dallo sviluppo fetale.
  • Con l'avanzare dell'età, gli acidi grassi a catena media possono aiutare a prevenire la pigrizia cognitiva e la perdita di memoria.
  • Gli acidi grassi a catena media (che sono leggermente diversi dai trigliceridi a catena media, ma anch'essi presenti nell'olio di cocco) sono estremamente utili anche a ridurre il grasso della pancia.


Il trigliceride sano primario contenuto nell'olio di cocco è l'acido laurico, che si trova in abbondanza nel latte materno della madre. Per costruire un corpo forte, soprattutto un cervello ben funzionante, sono necessari gli acidi grassi.


Insieme ai livelli equilibrati di glucosio, la catena completa di aminoacidi e micronutrienti importanti può mantenere a livelli elevati il funzionamento del cervello dalla culla alla tomba. Il consumo di olio di cocco è un ottimo modo per aumentare non solo la salute del cervello, ma la salute in generale.

 

 

 (**) Ndt: alcune delle affermazioni dell'autrice dell'articolo sono da prendere con estrema cautela, in quanto non sono supportate da evidenze di studi diversi, coerenti e conclusivi. Anche lo studio citato nell'articolo fa largo uso di termini dubitativi e possibilistici e, nelle conclusioni, auspica maggiore ricerca su questo argomento.

 

 

 


Pubblicato da Christina Sarich in EatTheSunlight.com (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.