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La dimenticanza dipende più dal cervello sovraccarico che dall'Alzheimer

La dimenticanza dipende più dal cervello sovraccarico che dall'AlzheimerIl professor Michael Saling dice che le persone si stanno preoccupando inutilmente per l'Alzheimer.Molti 'sani preoccupati' temono di avere una degenerazione della memoria, tipo l'Alzheimer, mentre il problema è solo un cervello sovraccarico.


Il direttore del dipartimento di neuropsicologia della Austin Health, il professor Michael Saling, ha detto che almeno un paziente alla settimana è convinto che dimenticare cose come le chiavi dell'auto, o andare a prendere i propri figli, sia il risultato di una condizione cerebrale grave.


Il reparto si prepara a studiare la prevalenza del fenomeno.


"Poiché i dispositivi (informatici) che usiamo hanno memorie perfette, c'è l'aspettativa che anche noi dobbiamo avere una memoria perfetta", ha detto il prof Saling. "Questa carico di informazioni nella nostra epoca è arrivato così in fretta ... ci sta mettendo faccia a faccia con i limiti del nostro cervello".


La memoria di lavoro può contenere solo circa 7 cose alla volta, ha detto ad un forum della Melbourne University alla Melbourne School of Psychological Sciences, aggiungendo che:

"Abbiamo perso di vista il fatto che dimenticare è normale e necessario".

"Dobbiamo continuare a mandare fuori le informazioni così da poter gestire quelle in entrata, e se il cervello diventa sovraccarico, diventiamo smemorati".

"Quando le persone si lamentano con veemenza che la loro memoria è completamente andata, sappiamo che abbiamo di fronte qualcuno senza problemi gravi di memoria".

"Nell'Alzheimer, la prima cosa che accade è dimenticare cose casuali e le attività della vita quotidiana cominciano a sfuggire. E poi si sviluppa l'amnesia.

"Le persone con Alzheimer si lamentano molto poco della memoria. Quelle con le amnesie più gravi smettono di lamentarsi".

 

 

 

 

 


Fonte: Brigid O’Connell in Herald Sun (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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