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Andare oltre, dopo una morte di Alzheimer

Quando Clare è stata collocata nella unità di demenza di una struttura di vita assistita nel 2013, sono diventato un single sposato. Dal momento che la mia amata Clare è scomparsa il mese scorso, ora sto vivendo da vedovo.


Vedove e vedovi recenti dovrebbero prendersi il tempo sufficiente per elaborare il lutto prima di fare grandi cambiamenti nella loro vita, per tutelarsi dalle decisioni impulsive, mentre sono ancora sotto stress emotivo. Ad un certo punto, però, vedove e vedovi dovrebbero prendere in considerazione quattro importanti questioni nel procedere con la loro vita.

 

  1. Mi sono curato dei bisogni legali?
    Vedove e vedovi dovrebbero consultare un avvocato, preferibilmente uno specializzato in questioni di assistenza agli anziani, per vedere se devono rivedere i documenti legali. Testamento, procura, testamento biologico, e intermediario dell'assistenza sanitaria possono essere stati rivisti quando la persona cara non era più in grado di prendersi cura di tali questioni. Tuttavia, una volta che il proprio caro è deceduto, possono essere necessarie ulteriori modifiche in uno o più documenti legali, o forse modifiche in alcuni documenti di casa (azioni, assicurazioni, etc.).
  2. Mi sono preso cura dei bisogni finanziari?
    Vedove e vedovi potrebbero dover parlare con un consulente finanziario di fiducia per vedere se ci sono cambiamenti da fare, per soddisfare le esigenze attuali e auspicabilmente preservare e far crescere le attività per il proprio futuro. La perdita del reddito di sicurezza sociale e/o di quello da pensione di una persona cara può influenzare la nuova situazione finanziaria.
  3. Dovrei rimanere o spostarmi dall'attuale residenza?
    Vedove e vedovi devono decidere se vogliono continuare a vivere dove sono o se vogliono trasferirsi. Alcuni dei molti fattori da considerare prima di prendere questa decisione sono la presenza o l'assenza di familiari o amici che vivono nelle vicinanze, le varie strutture o opportunità comunitarie, culturali o ricreative, i legami religiosi, la vicinanza a vari luoghi di interesse, e, naturalmente, le considerazioni finanziarie.
    Ci sono anche forti fattori emotivi da considerare. Alcune persone non vogliono lasciare la loro casa perché è piena di ricordi preziosi del loro caro. Alcuni possono decidere di spostarsi perché hanno bisogno di prendere le distanze da questi stessi ricordi. La decisione di rimanere o trasferirsi può essere solo una decisione finanziaria, o il desiderio di vivere non più soli, o semplicemente perché si vuole una casa più piccola e più facile da mantenere.
    Coloro che decidono di rimanere nella loro casa attuale dovrebbero prendere in considerazione i lavori di ristrutturazione che possono fornire una migliore qualità di vita, in funzione dell'età. L'aggiunta di un montascale, o lo spostamento della lavatrice / asciugatrice dalla cantina al piano principale, o alcuni altri lavori di ristrutturazione possono contribuire a rendere la vita più facile per rimanere nella casa attuale.
  4. Sto facendo quello che serve per andare avanti con la mia vita?
    Alcune vedove o vedovi possono cercare nuova compagnia o anche un nuovo rapporto stabile. Alcuni potrebbero trovare troppo emotivo cercare nuova compagnia, per non parlare di un nuovo rapporto stabile, dopo molti anni di matrimonio. Non c'è un modo giusto o sbagliato che vale per chiunque di andare avanti ... solo modi diversi. Amici e familiari ben intenzionati possono dire le loro opinioni, ma questa è una decisione molto personale, non c'è quella giusta per tutti.
    Non ci sono due vedove o due vedovi che "vanno avanti" con la loro vita nello stesso modo. L'età, la salute, gli interessi, e numerosi altri fattori rendono una persona più o meno disposta ad andare avanti. Non ero pronto a diventare un "single sposato" mentre Clare era viva, ma spero di impegnarmi in una vita sociale più attiva ad un certo punto del mio futuro.


Questo è il mio 30° articolo sull'Huffington Post dallo scorso giugno, e persone che rispetto immensamente mi hanno offerto saggi consigli sulla continuazione o meno. Alcuni hanno suggerito che fino a quando lascerò che l'Alzheimer rimanga un punto centrale della mia vita, e finché passerò così tanto tempo a scrivere di questa malattia, non sarò in grado di passare oltre. Alcuni mi hanno incoraggiato a continuare a scrivere per rimanere un sostenitore attivo e perché quegli scritti possono essere un modo catartico per superare la scomparsa di Clare.


Credo che tutti questi punti di vista siano validi. Ci sono ancora cose che voglio / ho bisogno di dire per cercare di portare cambiamenti nella pratica medica dell'Alzheimer e per il finanziamento della ricerca, tra le altre aree. E se posso aiutare gli altri caregiver attraverso la mia scrittura, voglio fare anche quello. Ma riconosco anche che ho bisogno di andare oltre l'Alzheimer come principale obiettivo della mia vita. Così, invece di scrivere e pubblicare un nuovo articolo ogni due settimane, ho intenzione di scrivere e postarne solo uno al mese fino alla fine dell'estate. Dopo di che, si vedrà.


Se fossi stato in grado di discutere questa decisione con la mia più cara amica, quando lei poteva ancora discutere di tali questioni con me, penso che Clare avrebbe detto che avrei dovuto fare tutto ciò mi "sembra giusto". La decisione di continuare a scrivere su questioni di Alzheimer, almeno per i prossimi mesi, sento che è quella giusta.

 

 

 


Fonte: Allan S. Vann in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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