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Si può essere amici di una persona con Alzheimer?

Ho seSi può essere amici di una persona con Alzheimer?ntito qualcosa alla radio che mi ha bloccato ... una giovane donna, non ancora trentenne, con una grave condizione cronica, stava dicendo che per lei è molto doloroso stare in piedi in treno.


Ma quasi nessuno le offre il posto. Sembrava giovane, in forma ... quindi perché dovrebbero farlo? Lei ha paura di chiedere quando la persona seduta non le crede, come a volte succede. È imbarazzante da spiegare.


Ho 66 anni ma sono abbastanza fortunato da non avere problemi a stare in piedi. Eppure non mi è mai capitato di offrire il mio posto a qualcuno più giovane, a meno che non sia visibilmente disabile, che non abbia problemi con bambini o altro.


Credo che tutti dobbiamo usare la nostra immaginazione.


Questa cosa dell'immaginazione mi è diventata evidente solo di recente, quando ho fatto alcuni corsi 'Dementia Friends' [Amici con la Demenza] per la Age UK di Norwich, dove faccio volontariato.


Sapevi che le persone che vivono con una demenza possono a volte 'vedere' una stuoia scura come un buco o una pozza di acqua?


Senza questa informazione, saresti sconcertato se vedessi qualcuno sul bordo di una grande stuoia, che sembra confuso. Se invece lo sai, potresti semplicemente avvicinarti e dire: "Questa è solo una stuoia. Vuoi prendere il mio braccio? La supereremo insieme".


Si tratta di soddisfare quella necessità invisibile, ancora una volta ... e richiede solo un po' di conoscenza.


Il movimento 'Dementia Friends' sta divulgando questo messaggio da diversi anni. Il corso di base richiede solo un'ora, più o meno, e può metterti nella posizione di capire e cambiare la giornata di una persona.


Questa organizzazione no-profit fa parte della sfida Dementia Action Alliance per rendere Norwich (GB) una città amichevole per la demenza entro il 2018, con l'obiettivo di formare 7.000 amici della demenza.


[...] Più di 30 organizzazioni hanno già promesso il loro supporto. Fuori della contea, altre organizzazioni stanno facendo un lavoro meraviglioso per creare città favorevoli alla demenza.


Soprattutto - come ho detto all'inizio - si tratta di stare all'erta, e pensare alle esigenze invisibili.

 

 

 


Fonte: Peter Kelley in Eastern Daily Press (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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