Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Love to move: la ginnastica su sedia per la demenza

Il nuovo programma di ginnastica basato su sedia 'Love to Move' gestito dalla British Gymnastics Foundation (BGF) ha vantaggi significativi per le persone affette da demenza, secondo il rapporto sulla partecipazione di più di 150 persone.


E la ricerca corrispondente di Age UK ha trovato che il sistema ha "vantaggi dimostrabili negli aspetti fisici, emotivi e cognitivi delle persone anziane". Gli organizzatori ora mirano a formare più persone per eseguire il programma e renderlo più diffuso.


"Questo programma amichevole con l'età e la demenza stupisce le persone con i suoi benefici che cambiano la vita", ha detto Patrick Bonner, manager di BGF. "Tante persone coinvolte vedono che la loro vita migliora ed è impensabile che le persone riprendano funzioni che si ritenevano perse, dopo aver partecipato ai corsi di Love to Move".


In Corea del Sud e Giappone, i risultati sono stati così positivi, che il programma è stato finanziato completamente dai rispettivi Stati e funziona in ogni casa di cura dei due Paesi.

 

Da Tokyo alla contea di Cambridge ...

L'esercizio in qualsiasi forma può avere una moltitudine di benefici per la salute di coloro che hanno malattie mentali e fisiche. La demenza non fa eccezione. Quando il BGF ha scoperto che un programma di esercizio basato su sedia faceva meraviglie nelle case di cura in Giappone e Corea del Sud, lo ha portato nel Regno Unito.


Dai risultati pubblicati nel 2016 dal programma giapponese originale, è diventato chiaro al BGF che questi semplici esercizi - basati sulla stimolazione cognitiva, sul suscitare la memoria e sulla musica - avrebbero potuto avere un impatto enorme sulla vita dei malati di demenza. Prendendo i principi fondamentali dello schema giapponese e adattandoli alla cultura britannica, il BGF ha sviluppato il programma 'Love to Move' in uno schema pilota.

 

La scienza

Puoi toccarti sopra la testa e strofinare lo stomaco allo stesso tempo? Ovviamente è possibile, ma ci vuole molta concentrazione. Nel praticarlo, cresce la capacità dei lati destro e sinistro del cervello di elaborare le informazioni indipendentemente l'uno dall'altro.


Il programma 'Love to Move' si basa sul concetto del movimento asimmetrico bilateralmente (eseguire contemporaneamente diversi movimenti con i lati destro e sinistro del corpo). Migliorando la capacità di svolgere il movimento bilaterale, il cervello aumenta il numero di connessioni tra i neuroni, determinando un aumento della capacità cognitiva.


Per le persone affette da demenza, il programma 'Love to Move' si è dimostrato in grado di aumentare la capacità di elaborare attività quotidiane come mangiare da soli, fare lavoretti e giocare al bingo, nonché socializzare con amici e familiari.

 

Provalo tu stesso

Conosci un familiare, un amico, un collega, che ha la demenza? Ci sono buone probabilità. Sia che abbia appena avuto la diagnosi, sia che abbia la malattia da un certo numero di anni, quelli che sono attorno a loro darebbero tutto per vedere un miglioramento della loro salute.


Il BGF lo capisce e desidera condividere i suoi esercizi con il pubblico nella speranza di poter fornire a quelli colpiti, sia ora che in futuro, un modo pratico e leggero per migliorare la loro salute. Ha creato un libretto scaricabile contenente alcuni degli esercizi chiave con i migliori suggerimenti dell'insegnante Kim Hall. La guida intende dare una visione della struttura e della storia del programma, oltre a mostrare alcuni degli esercizi chiave di coordinamento.

 

Risultati visibili

Per due anni il programma 'Love to Move' ha portato nella regione del Cambridgeshire delle sessioni incentrate sul miglioramento del coordinamento, della postura, del movimento e della forza di base.


Dopo aver eseguito lo schema pilota, il personale di una casa di cura ha compilato dei moduli con i risultati di un campione di ospiti che hanno partecipato alle lezioni. I risultati chiave sono:

  • Il 71% dei partecipanti ha riferito di avere avuto notevoli miglioramenti fisici.
  • L'86% dei partecipanti ha socializzato meglio con altri ospiti e con il personale.
  • Il 93% dei partecipanti appare più felice e più sicuro.
  • Il 100% dei partecipanti ha più facilità a connettersi.

I risultati dello schema pilota indicano che gli esercizi come le rotazioni di mano, dito e pollice, il disegno di forme nell'aria e stringere naso e orecchio, sono modi efficaci per migliorare il coordinamento, mentre gli esercizi incentrati sull'equilibrio e sul tronco hanno attrezzato i partecipanti a sedersi meglio, senza aiuto, nella loro sedia.


Coloro che avevano un declino cognitivo più grave hanno visto sviluppare uno stato emotivo più positivo. Al personale della casa di cura era evidente che i partecipanti ai corsi si divertivano, apparivano più rilassati e persino ricordavano la classe e non vedevano l'ora che arrivasse l'occasione successiva.


Per coloro che hanno la demenza l'interazione sociale è spesso difficile, specialmente per quelli che non hanno di norma l'opportunità di mescolarsi con altri ospiti della stessa casa. Lo schema pilota ha dato a questi ultimi l'opportunità di costruire legami tra loro, dare incoraggiamento ai loro colleghi di 'Love to Move' e socializzare dopo la sessione.

 

E adesso?

Come per qualsiasi progetto pilota, lo scopo è apprendere, regolare e ampliare; e questo è ciò che spera il BGF. I risultati di Age UK rivelano che le sessioni devono svolgersi in un ambiente sociale e divertente, essere guidate da personale fiducioso e paziente e includere il tempo per il rinfresco dopo.


Il BGF mira a replicare il successo del Giappone e offrire il programma 'Love to Move' a tutte le case di cura in tutto il paese. Dicono che è necessaria molta formazione del personale, oltre ad una campagna nazionale di sensibilizzazione e un gruppo di allenatori addestrati per condurre le sessioni.

 

 

 


Fonte: BBC Sports (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)