Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il paziente di Alzheimer cerca sempre e solo il caregiver

Una visitatrice del sito, Teresa Allen, scrive questo commento:

Mio padre dipende completamente da mia mamma. Vivo con loro, e cerco di sollevare un pò di stress dalla mamma. Anche se sono seduta accanto a lui, cerca la mamma gridando. E' sempre e solo per sapere dove si trova. Questo manda la mamma fuori di testa.

La mamma non legge nessuna delle informazioni che io continuo a trovarle. Lei non vuole sentirsi dire cosa fare con papà. Ho cercato di dire cose del tipo: "Mamma, ho letto qualcosa di molto interessante su quello che papà sta facendo ultimamente." ma non vuole suggerimenti o commenti.

Ho trovato una soluzione decente per comunicare con papà, ma lui ha ancora bisogno di lei per sentirsi al sicuro. Lo vedo ogni giorno. Egli sembra e agisce come un bambino maltrattato e respinto. Lei non è meschina con lui, non fraintendetemi. Ma vedo il male nella sua faccia, e nel suo comportamento.

Avete qualche suggerimento su come far capire alla mamma che i suoi commenti arrabbiati su di lui determinano lo stato d'animo di tutti i nostri giorni? Ultimamente, mi sento più un arbitro, che una figlia.

Posso sicuramente capire come si sente tua madre quando tuo padre "la cerca gridando". Mia madre, Dotty [ndt: con Alzheimer], mi urla dietro tutto il tempo. Bobby, Bobby, dove sei? Dove sei? Se non mi vede, vuole sapere dove sono. Mi cerca urlando quando è seduta in un'altra stanza a parlare con mia sorella o un amico. Dov'è? Bobby, Bobby dove sei?

C'è stato un tempo in cui questo mi faceva impazzire. Alla fine, sono arrivato a una semplice conclusione: la necessità di sapere dove ero non sarebbe finita. Era una necessità per lei. Quindi ho avuto l'intuizione. Ho finalmente capito che qualcosa doveva cambiare - e questo qualcosa ero IO. Questa presa di coscienza sembrava buona. E ha funzionato. Ho accettato che lei aveva bisogno di sapere dove mi trovavo.

Ti capisco anche, Teresa, come ti senti quando scrivi: "Sembra e si comporta come un bambino maltrattato e respinto". Conosco quell'atteggiamento. Cerco costantemente di valutare l'espressione sul viso di mia madre. Francamente, è l'unico modo per capire come si sente Dotty, perché se glielo chiedo di solito ricevo una risposta del tipo "sto bene". Anche se ha un mal di testa acuto.

Dotty ha anche uno sguardo che dice "Sono stata immersa nella cacca". Spiacente, questo è l'unico modo per descriverlo. Questa espressione mi preoccupa sempre perché so che se non faccio qualcosa andremo diretti e veloci verso il burrone. Significa che finirò con un mal di stomaco terribile - l'acidità di stomaco.

Teresa, penso che tu sia già sulla strada giusta. Vedi il problema e desideri cambiarne la dinamica. Mamma dice le cose che rendono il papà triste, infelice o rifiutato. Vorrei suggerirti di invertire il campo. Perché non chiedere a mamma come lei vorrebbe essere trattata se fosse lei quella con l'Alzheimer? Chiedile semplicemente di guardare la situazione dal punto di vista di papà. Potrebbe essere una buona idea rassicurare la mamma facendole capire che credi che lei stia facendo un ottimo lavoro con papà.

Poi le spiegherei che è una buona cosa che papà e mamma sono così vicini. Lui ha bisogno della mamma. Ancora, le chiederei di invertire il campo. Se lei avesse l'Alzheimer e fosse arrabbiata e fuori di testa tutto il tempo perché papà fa "commenti sprezzanti" come crede che si sentirebbe? Poi, spiegherei alla mamma che papà sta facendo queste cose perché il suo cervello è malato. Questa malattia è la causa dei sentimenti di insicurezza. Tuttavia, egli è ancora papà. Lo stesso papà che conosciamo e amiamo. Infine, spiegherei alla mamma che papà non può cambiare. Ma che voi due insieme potete modificare il modo in cui papà si sente.

Così, alla fine di tutto rimane la domanda: se la questione è stata invertita, ancora la mamma vorrebbe sentirsi triste, sola o respinta per tutti i prossimi anni della sua vita? Penso che avrai una migliore possibilità di aiutare la mamma a cambiare se consenti al cambiamento di venire da dentro di lei.

Dico questo perché NON credo che sarai in grado di "far capire la mamma". Io credo che potresti essere in grado di condurla verso la porta del Mondo dell'Alzheimer e poi lasciarla arrivare alla comprensione che qualcosa deve cambiare, e questo qualcosa è LEI.


Pubblicato su Alzheimer's Reading Room il 28 febbraio 2011

Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari. 
Copyright:
Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria:
Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)