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Tovertafel, il proiettore che rende felici i pazienti con demenza

Tovertafel or magic table

La semplice combinazione di un proiettore e un sensore a infrarossi ha un enorme impatto sulla vita dei pazienti con demenza, secondo John Ramsay, che distribuisce il proiettore Tovertafel nel Regno Unito, con nome Magic Table.


Questa tecnologia interattiva sta contribuendo a dare un sorriso sul volto delle persone con demenza e ai loro caregiver, aumentando il loro impegno sociale. Il proiettore Tovertafel crea immagini luminose e in movimento su un tavolo, con le quali i partecipanti possono interagire, giocando e impegnandosi in sfide.


Lanciato in Olanda due anni fa, è ora usato da 2.000 servizi di assistenza e 500 case di cura nel Regno Unito - dove viene chiamato 'Magic Table' poiché questa è la traduzione inglese del nome originale.


John Ramsay, CEO dell'azienda sociale Shift8*, ha introdotto per la prima volta l'innovazione nel Regno Unito come distributore, dopo essere stato ispirato a partecipare al progetto a causa del suo potenziale. Dice:

"Sono rimasto affascinato dall'idea di creare momenti felici per i pazienti con demenza perché sono spesso molto isolati e la gente sembra essere poco preoccupata di cercarli nella società moderna.

"Riceviamo costantemente aneddoti di persone che non parlano da molto tempo e improvvisamente usano la comunicazione verbale quando iniziano a giocare".

L'ispirazione per la tavola magica

La Magic Table è stata sviluppata per la prima volta da Hester Le Riche, studentessa di dottorato che stava approfondendo com'era vissuta la felicità da chi aveva la malattia neurodegenerativa. Si può suddividere in tre elementi fondamentali (fisici, socievoli e cognitivi) e l'importanza dell'interazione tra questi.


John spiega che le luci e le forme proiettate sul tavolo creano interazione fisica, mentre stare seduti insieme attorno a un tavolo e fare i giochi interattivi con gli altri rende sociale questa esperienza. Dice:

"Hester ha scoperto nel suo dottorato che ci sono tre parti del cervello che continuano a funzionare bene anche nella demenza, mentre altre potrebbero non funzionare altrettanto bene: reminiscenza, rilassamento e stimolazione sensoriale.

"Poiché le attività [del proiettore] attivano quelle parti del cervello, ottieni un coinvolgimento cognitivo, che poi aiuta anche con l'impegno sociale e fisico."


Hester ha avviato un'attività in proprio con il nome Active Cues per commercializzare il Tovertafel in Olanda. L'idea è stata poi condivisa con John, che l'ha portato nel Regno Unito come Magic Table.

 

In che modo il tavolo magico aiuta le persone con demenza?

La tecnologia usa un proiettore e sensori a infrarossi per rilevare il movimento delle braccia e delle mani delle persone. Quindi proietta delle immagini su una superficie piana o su un tavolo. Queste includono bolle che i partecipanti cercano di far scoppiare o un pallone da spiaggia da passare l'un l'altro.


Ma per John - che da adolescente è stato caregiver del suo defunto padre che aveva la demenza ad esordio precoce - il lavoro non finisce con l'installazione del proiettore. Dice:

"La cosa bella di Shift8* e quello che stiamo facendo nel Regno Unito è che non installiamo solo un dispositivo: abbiamo incorporato un intero servizio nell'azienda per assicurarci di aiutare le persone ad usare il tavolo nel miglior modo possibile.

"Che scopo c'è se alla fine della giornata non hai cambiato un po' il mondo e non aiuti quelle persone, come mio padre, ad avere un po' più di felicità nella loro vita?"


Questo fa il team Shift8*, attraverso sessioni di formazione, monitorando l'utilizzo delle unità e attraverso un innovativo programma di contatti in cui i bambini sono incoraggiati a fare volontariato nella casa di cura locale e a giocare con gli ospiti.


John aggiunge:

"Ciò crea questa attività intergenerazionale che ha un'energia che non potresti ottenere senza i giovani nella stanza. Allo stesso modo, permette ai più giovani di sperimentare l'interazione con qualcuno con demenza o difficoltà cognitive. Può fare in modo che i più giovani apprezzino gli altri membri della società e ci rendano un po' più tolleranti".


Il tavolo magico viene ora venduto a biblioteche, ospedali e spazi comunitari, così come alle case di cura per le quali era stato originariamente progettato.


In una casa di cura, dove è stato introdotto il Tovertafel, la valutazione della felicità da parte del consiglio è passata da un punteggio del 18% al 78%, mentre il numero di persone che partecipavano alle sessioni di attività legate alla demenza in una biblioteca è salito da 8 a 40 dopo che è stata installata la tecnologia.


Ma i numeri raccontano solo parte della storia. John dice:

"Penso che la miglior risposta che abbia mai sentito sia stata dopo una sessione in cui qualcuno ha detto: 'Non puoi distinguere chi ha la demenza da chi non ce l'ha'. Sarebbe fantastico per la società se fossimo in grado di offrire un mondo in cui le persone sono supportate a tal punto".

 

 

 

 


Fonte: Sam Forsdick in Campelo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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