Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Affrontare il sundowning dei pazienti con demenza nel periodo di isolamento

A causa delle disposizioni di restare a casa, molti stanno sperimentando confusione e ansia, emozioni già familiari per quelli che soffrono di morbo di Alzheimer (MA) e i loro caregiver.


I comportamenti associati al sundowning (sindrome del tramonto) sono particolarmente difficili. Sundowning descrive uno stato di maggiore confusione e ansia che insorge nel tardo pomeriggio e continua per tutta la sera. Per alcuni, continua anche nella notte.


I segni includono aggressività, movimento continuo, confusione, vagare e comportamenti ripetitivi. Alcune persone sperimentano allucinazioni, deliri e paranoia.


Secondo l'Alzheimer's Association, il sundowning colpisce circa il 20% delle persone con MA. È comune anche in altre malattie correlate alla demenza, come i corpi di Lewy, la demenza fronto-temporale e quella vascolare. Nelle fasi intermedie e avanzate delle demenze, il sundowning di solito si presenta ogni giorno.


La causa esatta del sundowning non è nota, ma alcuni esperti ritengono che sia legata ai disturbi del ritmo circadiano (ciclo luce/buio, giorno/notte) prodotti dai cambiamenti cerebrali correlati alla demenza. Inoltre, l'Alzheimer's Society segnala che possibili stimoli comprendono l'illuminazione (spesso troppo poca), il rumore, gli effetti di farmaci e le routine diurne interrotte. Il sundowning di solito è un evento quotidiano, non un sintomo periodico.


È importante rendersi conto che una persona può mostrare comportamenti che sono identici ai segni di sundowning, ma in realtà sta cercando di comunicare un bisogno insoddisfatto. Ad esempio, una persona con demenza può esibire agitazione a causa del bisogno di usare il bagno o della noia. Identificare la necessità potrebbe interrompere il comportamento.

 

Modi per gestire il sundowning

Quando c'è il sundowning, concentrati sull'accettazione del fatto che queste sfide fanno parte del viaggio della demenza del paziente, ed esplora i modi per far fronte.


Aiutare la persona di cui ti occupi a far fronte agli effetti del sundowning richiede un grande sforzo. Trovare la giusta combinazione di regolazioni ambientali è specifico per ogni individuo. Prova queste soluzioni comuni:

  • Prima che il sole tramonti, chiudi le persiane e accendi le luci interne della casa. Per alcuni, questo deve essere fatto molto presto, anche alle 15.

  • Valuta l'ambiente per assicurarti che sia ben illuminato; le difficoltà di visione peggiorano l'agitazione.

  • Spegni la televisione; tende a contribuire con rumori inutili che aumentano la confusione.

  • Fornisci attività che sono rilassanti o divertenti per la persona in questo momento della giornata. Diffondere musica soft, sfogliare un grande libro di foto sul tavolo da caffè e dipingere, sono attività a basso stress.

  • Idealmente, le interazioni faccia a faccia sono le migliori. Limita i visitatori, due o tre al massimo.

  • A volte, la persona può essere insistente su argomenti illogici o non corretti. Non sprecare energie per cercare di convincerla che si sbaglia, non farà che peggiorare la situazione. Metti te stesso nel suo mondo e segui la corrente.

  • Dai rassicurazione e conforto.

  • Prendi nota di alcune attività, come fare il bagno, che sembrano essere più difficili nel pomeriggio. Cerca di affrontarle prima nel corso del giorno, quando il paziente è meno agitato.

 

Aiuto dagli esperti

Quando faccio formazione e do supporto ai partner di assistenza familiare, predico sempre due buone pratiche particolari.


La prima è un principio discusso in Dementia Beyond Disease (demenza oltre la malattia) del famoso gerontologo Allen Powers, che insegna l'importanza di essere attenti al benessere della persona. Promuovi un significato nella vita di una persona, fornendole opportunità di aiutare gli altri con i suoi talenti speciali. Ad esempio, lascia che, se è in grado, aiuti i bambini con le lezioni a casa di grammatica o matematica di base; loda generosamente il suo 'aiuto'.


La seconda è costituita da alcuni consigli pratici di Teepa Snow, terapeuta professionale ed esperta riconosciuta in tutto il mondo per l'assistenza a chi vive con demenza. La Snow insegna che tutti gli esseri umani hanno bisogno di 4/5 attività significative ogni giorno per avere una vita di qualità. Queste attività possono durare anche solo 5/10 minuti, ma l'esperienza emotiva che producono può perdurare molto di più, addirittura alcune ore, dopo la fine dell'attività.


Tieni in considerazione gli interessi della persona (arte, artigianato, giardinaggio) e crea attività perché possa impegnarsi in ciò che gradisce. La domenica sera, pianifica la settimana imminente del paziente o almeno componi una lista di possibili attività tra cui attingere. Questo toglie un po' dello stress del caregiving, in quanto avrai le idee a portata di mano di come impegnarti con la tua persona.

 

 

 


Fonte: Jill Smith RN, specialista di demenza e menager di formazione comunitaria.

Pubblicato su The Pioneer (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.