Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cerchi una soluzione per demenza o Alzheimer? Inizia da gratitudine e risorse per caregiver

I 40 milioni di caregiver non pagati di persone con demenza sono eroi in prima linea del COVID-19. Loro e i loro colleghi pagati hanno buone ragioni per essere particolarmente preoccupati per la salute. Le statistiche sono terrificanti:

  • Otto persone su dieci che muoiono di COVID-19 negli USA sono over-65.
  • Una persona su dieci over-65 ha la demenza.
  • Il morbo di Alzheimer (MA) colpisce 5,5 milioni di americani e circa 44 milioni di persone in tutto il mondo.
  • L'80% dei caregiver di MA ha sintomi di stress grave, il 10% in più da fine marzo.


Mentre i caregiver familiari donano circa 470 miliardi di dollari di lavoro e le famiglie pagano a caro prezzo le strutture per anziani, i loro cari stanno morendo di COVID-19 con numeri impressionanti, e la vigilanza stessa dei caregiver li rende vulnerabili personalmente.


Nel descrivere uno studio Lancet sul pericolo della pandemia, ricercatori Vox si riferiscono ad un “golfo di sopravvivenza”, il tasso di mortalità degli over-80 è del 13,4% rispetto allo 0,4% di quelli appena un po' più vecchi di me, da 40 a 49 anni. Maryellen Stewart di Brooklyn dichiara in modo commovente su Vox, piangendo la morte di suo nonno: "Non trattarli solo come statistiche”.


Di solito vivo di numeri, modelli matematici in particolare. Il COVID-19 ci ha portato uno sbarramento indesiderato e le storie dalle case di riposo ci rendono insonni ben al di là di Seattle. I nostri anziani sono ancora più vulnerabili. Vogliamo facilitare la loro vita e quella dei loro caregiver con indicazioni fornite dagli esperti. Qui sotto le mie prime sei raccomandazioni:

1- Attento alle avvertenze. Christy Turner, esperta di demenza dell'Oregon ha detto ai caregiver in un articolo su BeingPatient: "il cervello del tuo cliente/assistito è sotto attacco ogni giorno”. Quel cervello controlla il sistema immunitario. “Quando leggi o senti avvertenze per persone con sistema immunitario compromesso, questo include la tua persona”.


2- Pianifica in anticipo
. La Family Caregiver Alliance è tra i gruppi non governativi che offrono consigli, con collegamenti a risorse chiave del governo come i Centers for Disease Control. L'Alleanza si concentra sui modi di pianificare in anticipo per i vari scenari, per adottare misure preventive per scongiurare la malattia, e osservare con attenzione i sintomi. Il Japan News ha recentemente messo in un editoriale che le persone con demenza sono particolarmente vulnerabili agli abusi dei caregiver. Per ridurre il burnout (esaurimento psico-fisico) del caregiver, l'American Medical Association ha pubblicato una guida utile.


3- Connettiti socialmente
. “Anche i pazienti di Alzheimer che non riescono più a comunicare possono ricevere conforto dalle parole rassicuranti di una persona cara”, ha scritto di recente la NPR in una storia commovente di un marito che ha mantenuto una connessione virtuale con la moglie in una struttura per anziani. “Date loro le informazioni che pensate possano acquisire”, ha consigliato Beth Kallmyer dell'Alzheimer's Association, “e quindi rispondete semplicemente a loro a livello emotivo [come fareste per chiunque altro]. Supereremo anche questo“.
Strumenti gratuiti, podcast e portali ora offrono molti modi per condividere storie e arte con i tuoi cari nelle strutture per anziani o al riparo in casa.


4- Mantieni la normalità
. Il geriatra Howard Fillit, direttore esecutivo fondatore e responsabile scientifico della Alzheimer's Drug Discovery Foundation (ADDF), raccomanda di mantenere la normalità. Questo può aiutare la demenza a differenziarsi dai sintomi virali. Fillit ci ricorda che le modifiche alla routine quotidiana [come lavare le mani di continuo o  indossare maschere] possono essere abitudini nuove e difficili per le persone con Alzheimer e demenze correlate. Il disinfettante per le mani potrebbe essere più pratico.


5- Dichiara gratitudine
. Mi sento grata alla mia brillante nonna, che ha aiutato ad allevarmi. Era una dirigente di banca dominante in una società conservatrice. Ho ammirato la sua capacità cognitiva per questo, così come il suo coraggio, e tutte le meravigliose storie che raccontava. Lei mi ha confidato che desiderava profondamente mantenere il controllo dei fatti e dei ricordi della sua vita: di morire con dignità. Tragicamente, la sua mente è scivolata via per la demenza mentre moriva.
“Prenditi cura della tua salute, prima di tutto”, ha esortato di recente Jolie Chester, una sopravvissuta all'Olocausto. “Dobbiamo tirare fuori il meglio”, ha detto in un video. "Per quanto sia piccola la cosa con cui puoi essere felice, è un dono”.


6- Empatizza e fai esercizio fisico
. A volte tutti noi possiamo sentire come sta andando la nostra mente. Persone con cervello sano, ma private ​​del sonno o preoccupate, possono a malapena ricordare di lavarsi le mani o se hanno pulito la maniglia della porta prima o dopo averle lavate. Chiunque può farlo da solo con un cronometro o cantando un motivo di 20 secondi.
Visto che capiamo di dover isolarci, possiamo entrare in empatia con gli anziani vulnerabili. LeadingAge, AARP, e altri offrono modi creativi per mantenere in movimento le persone negli ambienti chiusi o a esercitarsi in modo sicuro all'esterno. I caregiver possono provare il ballo liscio.

 

Motivi di ottimismo

Come Chester sono ottimista, ma seriamente preoccupata per l'80% degli anziani che vivono con una condizione preesistente, come la demenza, anche se molte persone stanno già aiutandosi l'una con l'altra. Sono particolarmente impressionata dai pensionati che portano mascherine da supereroe per combattere il COVID-19. Questo impegno è eccellente per loro e i loro pazienti.


Il mio team alla Darmiyan ha sviluppato uno strumento diagnostico per chi assiste agli anziani che vivono in modo indipendente, in case di cura, o in strutture di vita assistita. Dà loro un punteggio della salute del cervello 24/7 come se ci fosse un neurologo virtuale di turno per rispondere alle esigenze di valutazione della salute del cervello degli anziani.


La disponibilità di valutazioni oggettive può rimuovere molta parte dell'ansia dai pazienti che hanno un lieve declino cognitivo o problemi di memoria, quando la loro condizione non è dovuta all'Alzheimer. Quando le persone con lieve decadimento cognitivo possono rimanere stabili o persino migliorare cambiando lo stile di vita, potranno avere un futuro cognitivo molto migliore.

 

 

 


Fonte: Padideh Kamali-Zare PhD, CEO di Darmiyan, società che promuove la diagnosi precoce dell'Alzheimer

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.