Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


"Ragionevolezza" e demenza

Uomo scivola sul pavimento.. Il diritto civile si fonda sul presupposto che i membri della comunità devono agire secondo ragione nelle loro interazioni con gli altri.

Non tutti gli incidenti possono essere evitati; alcuni sono semplicemente incidenti veri che dipendono da circostanze fortuite. Ma questi incidenti sono l'eccezione.


Se si analizzano in profondità, molti incidenti che causano danni includono condotta irragionevole da una, due, o molte parti diverse. Capire quella irragionevolezza e cercare di compensare coloro che provocano il danno è la radice del diritto civile. Questo è vero in tutti gli ambienti, compresa l'assistenza agli anziani.


Un equivoco, tuttavia, si riferisce alla valutazione di ciò che è o non è ragionevole. Non ci sono regole semplici, perché tutto dipende dal contesto. Per esempio, prendiamo due incidenti simili: una caduta nel corridoio. Entrambe le vittime cadute hanno 67 anni, entrambe le cadute sono state causate dalle scarpe che la persona indossava: erano troppo grandi e hanno reso difficoltoso il cammino all'anziano. Una caduta ha avuto luogo in una sala d'attesa del pronto soccorso dove l'anziano si era recato per farsi aggiustare un piccolo taglio. L'altra è avvenuta in un corridoio della casa di cura.


Entrambe le cadute hanno coinvolto la stessa persona e la stessa causa sottostante (scarpe), ed entrambe in luoghi dove si provvedeva assistenza. La responsabilità legale è la stessa? No. Questo perché i relativi caregivers individuali non erano nella stessa posizione. Il personale del pronto soccorso probabilmente non avevano una idea del rischio di caduta dell'anziano, perché il paziente si era presentato semplicemente senza una situazione medica che minacciava la sua vita. Al contrario, il personale di assistenza della struttura presumibilmente conoscevano l'anziano. Essi, infatti, potevano essere quelli che hanno scelto le scarpe.


Quale sarebbe stata la condotta "ragionevole" da parte del personale della casa di riposo per evitare che la caduta fosse molto diversa da quella avvenuta con una condotta "ragionevole" degli operatori del pronto soccorso. Il contesto specifico della caduta fa la differenza.

 

Demenza, Alzheimer, e i maggiori rischi di incidente

Un altro fattore che influenza anche questo tipo di incidenti è la conoscenza del caregiver delle particolari vulnerabilità mentali dell'anziano. Ad esempio, se, una persona sa che un anziano soffre di demenza, il calcolo della "ragionevolezza" cambia ancora di più. Questo perché quelli con demenza possono essere danneggiati in situazioni che comportano meno rischi per chi ha piene facoltà mentali.


Proprio la scorsa settimana il Sun Times ha pubblicato una triste storia sulla morte di una anziana 80-enne con demenza. L'anziana è apparentemente annegata in uno stagno dietro casa sua. I dettagli stanno ancora emergendo su come si è verificato l'annegamento. Tuttavia, la donna era conosciuta per frequentare i sentieri della zona. Potrebbe essere scivolata o essersi altrimenti confusa, portando all'infortunio.


Il caso non riguarda operatori dell'assistenza, ma illustra i rischi unici incontrati da quelli con demenza. Quando si sa che un ospite in una casa di cura ha condizioni cognitive di questo tipo, è ragionevole tenerle in considerazione quando si progetta il piano di assistenza per gli ospiti. Evitare di creare o seguire tale piano può comportare responsabilità legali a seguito di un incidente.

 

NB: L'avvocato che ha scritto questo articolo si riferisce in particolare alla legislazione del suo paese (USA), ma il documento è stato riportato perchè il problema potrebbe avere valenza comune in qualsiasi nazione.

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************

Pubblicato da Studio Avvocati Levin & Perconti in Illinois Nursing Home Abuse Blog il 13 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.