Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'Alzheimer fa sentire isolati pazienti e caregivers

Alzheimer's Disease InternationalI pazienti con Alzheimer, la forma più comune di demenza, e i loro caregiver dicono che la malattia lascia loro una sensazione di isolamento e di separazione dalla famiglia, dagli amici e dalle connessioni tipiche della vita, secondo un rapporto.

Circa un quarto delle persone con demenza nascondono o dissimulano la diagnosi a causa dello stigma che circonda la malattia e il 40 per cento dice di essere escluso dalla vita di tutti i giorni, secondo il World Alzheimer Report 2012 pubblicato oggi dalla Alzheimer's Disease International di Londra.


Circa 36 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza e il numero triplicherà a 115 milioni entro il 2050, secondo il rapporto. Il costo globale della malattia è stimato in 604 miliardi dollari. E' necessaria più formazione sulla demenza, specialmente in base al fatto che persone apparentemente sane vengono diagnosticate sempre prima, ha dichiarato Beth Kallmyer, vice presidente dei servizi costituenti dell'Alzheimer's Association di Chicago. "Le persone vengono diagnosticate sempre prima, così giovani da essere scioccate dall'avere l'Alzheimer", ha detto la Kallmyer in un'intervista telefonica il 18 settembre. "Vuoi sentirti supportato quando ti viene detto che hai la malattia".


La demenza colpisce la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Non esiste una cura. I farmaci sul mercato, ora affrontano solo i sintomi, non la causa di fondo, e nessuno di essi ha dimostrato di rallentare la progressione della malattia.

Costo per gli USA

Quest'anno negli Stati Uniti le spese di assistenza alle persone con Alzheimer è stimato in 200 miliardi di dollari, in gran parte a carico dei programmi di assicurazione governativi (Medicare e Medicaid), secondo l'Alzheimer's Association. Tale cifra è destinata ad aumentare a $ 1.100 miliardi entro il 2050. Quest'anno il National Institutes of Health fornirà circa 500 milioni di fondi per la ricerca per l'Alzheimer rispetto ai 5,45 miliardi dollari per il cancro, 4 miliardi per le malattie cardiache e 3,1 miliardi di dollari per l'HIV / AIDS, secondo l'Alzheimer's Association.


Kallmyer dice che una diagnosi di cancro di solito stimola appelli da amici e familiari sulla salute della persona e richieste di aiuto. Con l'Alzheimer, molte persone, compresa la famiglia, non sanno come reagire, forse per paura o per sentimenti di inadeguatezza, e il paziente può diventare isolato, ha detto. "Ci sono fasi della malattia in cui le persone sono in grado di partecipare completamente alla vita quotidiana e vi diranno quello che potrebbe essere necessario in termini di aiuto, se soli si chiede", ha detto.

Indagine globale

Nel rapporto di oggi, l'Alzheimer's Disease International ha intervistato 2.500 persone in 54 paesi, compresi pazienti con demenza e i loro caregiver. Due su tre di quelli che hanno risposto al sondaggio hanno detto che c'è poca o nessuna comprensione della malattia nel loro paese. Circa il 75 per cento di quelli con demenza e il 64 per cento dei caregiver ha detto che la malattia viene associata in modo negativo.


"Abbiamo scelto questo argomento perché riteniamo che lo stigma sia il principale ostacolo alla ricerca di soluzioni per l'Alzheimer e la demenza"
, ha affermato Marc Wortmann, direttore esecutivo di Alzheimer's Disease International, in una e-mail del 18 settembre. "Nonostante il numero crescente e i costi enormi, c'è ancora scarsa risposta da parte dei governi per migliorare i servizi e destinare fondi nella ricerca. Fino a quando la gente ignorerà la malattia nulla cambierà, e l'ignoranza è un risultato dello stigma".


Oltre ad una maggiore formazione, la relazione raccomanda più programmi per ridurre l'isolamento delle persone con demenza, ulteriore aiuto per i caregivers e un aumento della ricerca.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato Nicole Ostrow in BusinessWeek il 20 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.