Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diagnosi di Alzheimer e di demenze correlate riduce l'attività sociale

Nonostante la convinzione che la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer (MA) e di altre demenze sia fondamentale, un nuovo studio eseguito alla Rutgers University ha rilevato che la diagnosi potrebbe influire involontariamente sulle relazioni e sulle attività sociali.


Lo studio, pubblicato su Dementia and Geriatric Cognitive Disorders, ha esaminato l'impatto che ha una diagnosi recente di MA o di demenza correlata sulla rete sociale, sul coinvolgimento sociale e sul sostegno sociale.


"Il MA e le demenze correlate sono una priorità di salute pubblica che hanno un impatto significativo sulle persone con queste malattie, sulle loro famiglie e sulla società", ha detto il primo autore Takashi Amano, assistente professore nel Dipartimento di Lavoro Sociale dell'Università di Rutgers-Newark. "Negli ultimi anni, i professionisti della salute hanno cercato di diagnosticare il prima possibile le persone, per i possibili benefici come una migliore pianificazione delle cure a lungo termine e la riduzione dell'ansia. Anche se la diagnosi precoce ha dei benefici, ci possono essere conseguenze negative, come un aumento del rischio di suicidio o la richiesta di suicidio assistito al medico".


Lo studio ha rilevato che la rete e il sostegno sociale di una persona non aumentano a seguito di una diagnosi di MA o di una demenza correlata, che può essere particolarmente problematica per le popolazioni svantaggiate che hanno meno risorse.


Secondo lo studio - che ha scoperto che una tale diagnosi riduce il tempo in cui si parla al telefono, il contatto personale e la frequenza allo sport e ad altri eventi sociali - più di 6 milioni di persone negli Stati Uniti nel 2020 avevano la diagnosi di MA e di demenze correlate.


I ricercatori hanno usato i dati dell'Health and Retirement Study, uno studio nazionale che sonda gli adulti over-51 e i loro coniugi, studiando i loro dati del 2012, 2014 e 2016. Coloro che hanno ricevuto una diagnosi nel 2014 sono stati confrontati con gli altri.


I ricercatori hanno misurato le loro relazioni sociali due anni dopo la diagnosi, guardando il coinvolgimento sociale e informale, come incontrare persone e parlare al telefono e l'impegno formale, come fare volontariato, frequentare programmi formativi, gare sportive o eventi sociali in club o organizzazioni non religiose. La rete sociale includeva il numero di legami ravvicinati che una persona aveva. Il sostegno sociale è stato percepito come positivo o negativo.


I risultati indicano che ricevere una diagnosi di MA o di altra demenza correlata può avere un impatto non voluto sulle relazioni sociali, compresa la riduzione del coinvolgimento sociale formale e informale.


I ricercatori suggeriscono a professionisti e politici di essere consapevoli delle conseguenze, identificare le strategie per alleviare l'impatto negativo della diagnosi e cercare i modi per mobilitare le reti di supporto dopo una diagnosi.


"Le relazioni sociali sono una caratteristica essenziale della nostra qualità di vita e possono limitare il declino cognitivo"
, ha detto il coautore Addam Reynolds, dottorando della Facoltà di Lavoro Sociale della Rutgers. "Data la mancanza di una cura per queste malattie, dobbiamo concentrarci sui modi in cui le persone possono mantenere o migliorare la qualità della vita dopo aver ricevuto una diagnosi di MA o di una demenza correlate".


I ricercatori dicono che potrebbe essere particolarmente importante promuovere un coinvolgimento sociale informale (contatti di persona e telefonici), perché è più accessibile del coinvolgimento sociale formale.

 

 

 


Fonte: Rutgers University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Takashi Amano, Addam Reynolds, Clara Scher, Yuane Jia. The Effect of Receiving a Diagnosis of Alzheimer’s Disease and Related Dementias on Social Relationships of Older Adults. Dementia and Geriatric Cognitive Disorders, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)