Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esperimenti ad alta risoluzione mostrano come 'mangiano' le cellule

Un nuovo studio mostra come si curvano le membrane cellulari per creare le 'bocche' che consentono alle cellule di consumare cose che le circondano.

"Proprio come le nostre abitudini alimentari modellano fondamentalmente qualsiasi cosa nel nostro corpo, il modo in cui le cellule 'mangiano' è importante per la loro salute", ha detto Comert Kural, professore associato di fisica alla Ohio State University e autore senior dello studio. "E gli scienziati, finora, non avevano capito i meccanismi con cui lo fanno".


Lo studio, pubblicato di recente su Developmental Cell, ha rilevato che il macchinario intercellulare di una cellula si assembla in una struttura altamente curva simile a un cestino, che alla fine cresce in una gabbia chiusa. Gli scienziati finora credevano che la struttura iniziasse come un reticolo piatto.


La curvatura della membrana è importante, ha detto Kural, perché controlla la formazione delle tasche che trasportano sostanze dentro e fuori dalla cellula. Le tasche catturano le sostanze intorno alla cellula, si formano attorno alle sostanze extracellulari, prima di diventare vescicole, piccoli sacchi delle dimensioni di un milionesimo di un globulo rosso.


Le vescicole portano dentro la cellula cose importanti per la sua salute, ad esempio proteine. Ma possono anche essere dirottate da agenti patogeni che infettano le cellule. Ma la questione di come quelle tasche si formavano dalle membrane (che in precedenza si ritenevano piatte) aveva tenuto bloccato i ricercatori per quasi 40 anni. Kural ha detto:

"Era una controversia negli studi cellulari. E siamo riusciti a usare scansioni a fluorescenza a super-risoluzione per osservare effettivamente queste tasche mentre si formano all'interno delle cellule dal vivo, e quindi possiamo rispondere alla domanda su come si creano.

"In poche parole, al contrario degli studi precedenti, abbiamo fatto film ad alta risoluzione delle cellule invece di fare foto istantanee. I nostri esperimenti hanno rivelato che le intelaiature proteiche iniziano a deformare la membrana sottostante non appena vengono reclutate nei siti di formazione delle vescicole".


Ciò contrasta con le ipotesi precedenti che le impalcature di proteine ​​di una cellula dovevano passare attraverso una riorganizzazione energetica ad alta intensità affinché la membrana si curvasse, ha detto Kural.


Il modo in cui le cellule consumano e espellono le vescicole ha un ruolo chiave per gli organismi viventi. Il processo aiuta a sgombrare il colesterolo cattivo dal sangue, e trasmette anche segnali neurali. Sappiamo che il processo non funziona in diverse malattie, compreso il cancro e il morbo di Alzheimer.


"Capire l'origine e la dinamica delle vescicole legate alla membrana è importante: possono essere usate per portare farmaci per scopi medicinali ma, allo stesso tempo, possono essere dirottate da agenti patogeni come i virus per entrare e infettare le cellule"
, ha detto Kural. "I nostri risultati sono rilevanti, non solo per capire i fondamenti della vita, ma anche per sviluppare strategie terapeutiche migliori".


Hanno collaborato allo studio il coautore senior Emanuele Cocucci, assistente professore della Facoltà di Farmacia alla Ohio State, e ricercatori delle UC Berkeley, UC Riverside, Iowa State University, Purdue University e dell'Accademia Cinese delle Scienze.

 

 

 


Fonte: Laura Arenschield in Ohio State University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nathan Willy, Joshua Ferguson, Ata Akatay, Scott Huber, Umidahan Djakbarova, Salih Silahli, Cemal Cakez, Farah Hasan, Henry Chang, Alex Travesset, Siyu Li, Roya Zandi, Dong Li, Eric Betzig, Emanuele Cocucci, Comert Kural. De novo endocytic clathrin coats develop curvature at early stages of their formation. Developmental Cell, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)