Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Indizi dalla sindrome di Down suggeriscono nuovi risultati per l'Alzheimer

StemCellFeature

Per molto tempo, si è pensato che malattie comuni (tipo l'Alzheimer, il cancro e altri disturbi) derivino principalmente da incidenti molecolari o genetici. Ma gli scienziati stanno scoprendo che sembra esserci un aumento del coinvolgimento di un colpevole inaspettato: le cellule staminali.


Nove anni fa, Michael Clarke MD, oncologo della Stanford University, ha stabilito una connessione tra cellule staminali e sindrome di Down: ha mostrato in topi modello della sindrome di Down che molti elementi firma del disturbo - comprese le deformità fisiche e il danno cognitivo - sono causati da attività ridotta delle cellule staminali.


Clarke ha ora scoperto che una molecola associata alla sindrome di Down può anche essere parzialmente responsabile delle patologie del morbo di Alzheimer (MA).

 

Arrivare alla USP16

La sindrome di Down e il MA sembrano mondi agli estremi opposti nello spettro delle malattie. Le persone con sindrome di Down nascono con la malattia, che sorge quando gli embrioni hanno tre copie del cromosoma 21 anziché due, e causa malformazioni fisiche e deficit cognitivi. Il MA, d'altra parte, di solito colpisce a fine vita, non è causato da un particolare difetto genetico ed è associato in gran parte a problemi di memoria.


Durante ricerche precedenti, Clarke, direttore associato dell'Institute for Stem Cell Biology and Regenerative Medicine, ha lavorato con topi geneticamente modificati portatori di una copia extra di vari geni che i ricercatori ritengono siano legati alla sindrome di Down umana.


Ma Clarke e i suoi colleghi hanno scoperto che molti dei segni della sindrome di Down in questi topi erano associati alla copia aggiuntiva di uno solo di quei geni. Questo gene produce una proteina chiamata USP16, che regola l'attività delle cellule staminali. I topi afflitti dalla sindrome, si è scoperto, stavano producendo troppa USP16, che sopprime i livelli di attività delle cellule staminali durante lo sviluppo.


Oltre ai cambiamenti fisici e alla compromissione cognitiva, la sindrome di Down è associata anche a disturbi come le malattie cardiovascolari e il MA: "Se le persone con sindrome di Down vivono più di 20 o 30 anni, iniziano quasi sempre a sviluppare il MA", ha detto Clarke, professore di biologia del cancro. "Ci siamo chiesti se la USP16 potesse anche avere un ruolo nello sviluppo del MA".


Troppa USP16 potrebbe sopprimere l'attività delle cellule staminali neurali sia nella sindrome di Down che nel MA?


Nella ricerca pubblicata in marzo su eLife, il gruppo ha dimostrato che, almeno nei topi modello di MA, la produzione ridotta di cellule staminali neurali ha portato a una riduzione delle cellule precursori neurali, che diventano molti tipi di cellule cerebrali e supportano la riparazione e la rigenerazione nel cervello.


Hanno anche dimostrato che l'abbassamento del livello della proteina USP16 nei topi di MA, ha fatto aumentare la produzione di cellule precursori neurali e, forse, soprattutto, ha migliorato le prestazioni cognitive sui labirinti e sui test di riconoscimento degli oggetti.


"La USP16 sembra essere un pezzo del puzzle, un componente puntabile che non è stato esplorato finora"
, ha dichiarato Felicia Renitz MD/PhD, ex ricercatrice del Clarke Lab e prima autrice dello studio su eLife.


I ricercatori riconoscono che c'è molto altro lavoro da fare, ma sperano che queste informazioni possano aiutare a escogitare terapie a trattare gli aspetti peggiori del MA.

 

 

 


Fonte: Christopher Vaughan in Stanford University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Felicia Reinitz, ... [+16], Michael F Clarke. Inhibiting USP16 rescues stem cell aging and memory in an Alzheimer's model. eLife, 21 Mar 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)