Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I benefici dell'attività fisica e mentale sul pensiero sono uguali per uomini e donne?

Gli studi hanno dimostrato che l'attività fisica e mentale aiuta a preservare le capacità di pensiero e a ritardare la demenza. Un nuovo studio, pubblicato il 20 luglio 2022 su Neurology®, suggerisce che questi benefici possono variare tra uomini e donne.


La ricerca ha esaminato gli effetti delle attività fisiche e mentali, come leggere, seguire corsi o giocare a carte o altri giochi, sulla riserva cognitiva nelle aree della velocità di pensiero e della memoria. La riserva cognitiva è il tampone che sviluppano le persone con forti capacità di pensiero anche quando il loro cervello mostra segni dei cambiamenti sottostanti associati al deterioramento cognitivo e alla demenza.


"Abbiamo scoperto che una maggiore attività fisica era associata a una maggiore riserva nella velocità di pensiero delle donne, ma non degli uomini"
, ha affermato la prima autrice dello studio Judy Pa PhD, dell'Università della California di San Diego. "Impegnarsi in più attività mentali era associato a una maggiore riserva nella velocità di pensiero sia per gli uomini che per le donne".


Allo stesso tempo però, la maggiore attività fisica non era associata alla riserva di memoria sia per gli uomini che per le donne.


Lo studio ha coinvolto 758 persone con un'età media di 76 anni. Alcuni non avevano problemi di pensiero o memoria, alcuni avevano una lieve compromissione cognitiva e alcuni avevano la demenza. I partecipanti hanno avuto scansioni cerebrali e hanno eseguito test della velocità di pensiero e di memoria.


Per calcolare la riserva cognitiva, i punteggi dei test di pensiero delle persone sono stati confrontati con i cambiamenti nel cervello associati alla demenza, come il volume totale dell'ippocampo, una regione cruciale del cervello colpita dal morbo di Alzheimer (MA).


Alle persone è stato anche chiesto della loro solita attività fisica settimanale. Per l'attività mentale, è stato chiesto se hanno fatto tre tipi di attività negli ultimi 13 mesi: lettura di riviste/giornali/libri, seguire corsi e giocare a carte o a bingo. Hanno avuto un punto per ogni tipo di attività, per un massimo di tre punti.


Per l'attività mentale, i partecipanti hanno registrato una media di 1,4 punti. Per l'attività fisica, i partecipanti hanno preso parte in media ad almeno 15 minuti a settimana di attività che elevano la frequenza cardiaca, come camminare e andare in bicicletta.


La Pa ha affermato che ogni ulteriore attività mentale a cui hanno partecipato le persone corrispondeva a 13 anni in meno di invecchiamento nella loro velocità di elaborazione del pensiero: 17 anni per gli uomini e 10 anni per le donne.


"Dato che abbiamo pochi, o nessun trattamento efficace per il MA, la prevenzione è cruciale. Un'oncia di prevenzione vale una libbra di trattamento"
, ha detto la Pa. "È molto entusiasmante sapere che le persone potrebbero potenzialmente migliorare la loro riserva cognitiva con azioni semplici come seguire corsi al centro comunitario, giocare a bingo con i loro amici o trascorrere più tempo a camminare o a fare giardinaggio".


La Pa ha affermato che, in base alle dimensioni dell'effetto osservate nello studio, un raddoppio della quantità di attività fisica sarebbe equivalente a circa 2,75 anni in meno di invecchiamento in termini di velocità di elaborazione del pensiero per le donne.


I ricercatori hanno anche esaminato se la relazione tra attività fisiche e mentali e riserva cognitiva è influenzata dal gene che comporta il rischio più forte di MA, chiamato ApoE e4. Hanno scoperto che per le donne, avere il gene riduce gli effetti della relazione benefica tra attività fisiche e mentali e riserva cognitiva.


Lo studio non dimostra che le attività fisiche e mentali aiutano a migliorare la riserva cognitiva. Mostra solo un'associazione.

Una limitazione dello studio era che le persone stesse hanno riferito la propria attività fisica e mentale, quindi potrebbero non averla ricordata correttamente. Inoltre, nello studio non sono stati misurati fattori strutturali e sociali che influenzano la riserva cognitiva, come l'istruzione.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Judy Pa, ...[+12], Laura Zahodne. Effects of Sex, APOE4, and Lifestyle Activities on Cognitive Reserve in Older Adults. Neurology, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.