Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Risolvere il puzzle dell'Alzheimer: un pezzo alla volta

Uno studio eseguito alla Drexel University ha fatto luce sul ruolo dell'enzima TIP60 nelle rotture genetiche che causano l'Alzheimer

tip60 brain puzzle

Ricercatori della Drexel University di Filadelfia/USA hanno scoperto un nuovo meccanismo normativo nel cervello che è essenziale per produrre i tipi giusti di proteine che promuovono una funzione cerebrale sana, e il cui malfunzionamento può essere un contributo precoce nello sviluppo del morbo di Alzheimer (MA).


Le cellule cerebrali sono sottoposte di continuo a cambiamenti in risposta agli stimoli ambientali e per registrare nuovi ricordi. Una funzione così complessa si basa sulla capacità delle cellule cerebrali di generare varianti funzionali diverse della stessa proteina, usando un processo noto come giunzione alternativa dell'RNA (alternative RNA splicing).


Studi recenti hanno riferito difetti nella giunzione dell'RNA dei geni nel cervello dei pazienti di MA, il che ha portato a concludere che le rotture della giunzione possono essere considerate un indicatore della malattia. Le cause di queste rotture di giunzione nel cervello sono ancora sconosciute, il che ostacola lo sviluppo di trattamenti incentrati su questo difetto.


Il team guidato dalla dottoranda Akanksha Bhatnagar e dal professore Felice Elefant PhD, ricercatori di biologia della Drexel, è il primo a scoprire il ruolo dell'enzima Tip60 nel legame con un certo RNA nel cervello, per controllare come sono giunti.


Questa funzione è particolarmente importante, suggeriscono i ricercatori, poiché tale giunzione del RNA alla fine genera la diversità proteica richiesta per l'apprendimento e la memoria e la maggior parte dell'RNA a cui si lega il Tip60 è codificata da geni implicati nella progressione del MA.


Uno studio del 2018 nel laboratorio di Elefant alla Drexel ha mostrato che il ripristino dell'enzima Tip60 ha creato un bilanciamento degli enzimi nel cervello e ha invertito i sintomi in un animale modello di MA. Basandosi su quello studio, Elefant, Bhatnagar e il loro team - le cui scoperte sono state pubblicate sul Journal of Neuroscience - hanno scoperto che il Tip60 non solo regola l'attivazione genica per creare l'RNA, ma regola anche il modo in cui l'RNA è giuntato per generare diverse varianti proteiche, fatto che ha dimostrato di contribuire all'inversione dei sintomi di MA.


"Avevamo dimostrato in precedenza che i livelli dell'enzima Tip60 sono esauriti nel cervello di MA e questo esaurimento si traduce nella disattivazione di alcuni geni. Tuttavia, con questa nuova funzione di giunzione dell'RNA, ora mostriamo che il Tip60 non è presente per legarsi all'RNA e consentire una giunzione adeguata nel cervello, e potrebbe causare alcuni dei difetti di giunzione osservati nel MA", ha affermato Elefant.


I ricercatori hanno scoperto che il ripristino di quantità impoverite di Tip60 nei modelli di MA, non solo recupera l'attivazione genica, ma protegge anche parzialmente dalle rotture di giunzione, dimostrando che l'enzima Tip60 può essere un obiettivo di farmaci per proteggere da due diversi processi che vanno male nel MA.


"L'RNA è essenziale nella codifica, nella decodifica, nella regolazione e nell'espressione dei geni", ha affermato Akanksha Bhatnagar. "Nel cervello con MA, non solo si disattiva la produzione di RNA, ma non è corretto nemmeno il modo in cui l'RNA viene assemblato per generare proteine. Questo è un pezzo critico nel puzzle della malattia che apre nuove porte per capire le sue cause".


Il laboratorio di Elefant alla Drexel studia anche come i cambiamenti ambientali possono influire sul MA.


"Più del 95% dei casi di MA non ha un chiaro legame genetico con i genitori, sono sporadicamente dovuti a fattori esterni o epigenetici", ha affermato la Bhatnagar. "Vogliamo sapere come e perché i cambiamenti ambientali possono avere un impatto sul MA e uno dei modi in cui ciò può avvenire è attraverso l'enzima che studiamo, il Tip60".


Secondo il team, questi risultati potrebbero portare a importanti sviluppi per la progettazione di farmaci e per il trattamento di MA.


"Se riusciremo a capire quali geni vengono modificati, prima che si verifichino i deficit, esiste la possibilità che queste variazioni dell'RNA possano servire da biomarcatori per identificare il MA all'inizio", ha affermato la Bhatnagar.

 

 

 


Fonte: Drexel University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Bhatnagar, ...[+4], F Elefant. Tip60’s novel RNA-binding function modulates alternative splicing of pre-mRNA targets implicated in Alzheimer’s Disease. The Journal of Neuroscience, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)