Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Persone con tremore essenziale possono avere più rischio di demenza

Nelle persone con tremore essenziale, un disturbo del movimento che provoca tremori involontari, la demenza può essere tre volte più comune della popolazione generale, secondo una ricerca che sarà presentata alla 76a riunione annuale dell'American Academy of Neurology che si terrà dal 13 al 18 aprile 2024 a Denver e online.


Il tremore essenziale è il disturbo di tremore più comune, anche più del Parkinson. Oltre ai tremori di braccia e mano, le persone possono anche sviluppare tremori involontari della testa, della mascella e della voce.


"Molte persone che hanno tremore essenziale ne sperimentano una forma lieve, ma in alcuni individui il tremore può essere piuttosto grave", ha affermato l'autore dello studio Elan D. Louis MD/MSC, dell'Università del Texas di Dallas. "I tremori non influenzano solo la capacità di una persona di eseguire compiti quotidiani come scrivere e mangiare, il nostro studio suggerisce che le persone con tremore essenziale hanno anche un rischio più alto di sviluppare la demenza".


Lo studio ha coinvolto 222 persone con tremore essenziale con un'età media di 79 anni all'inizio dello studio. Hanno fatto test di pensiero e di memoria per determinare se avevano capacità cognitive normali, lieve compromissione cognitiva (MCI, mild cognitive impairment) o demenza all'inizio dello studio, e in seguito ogni 1,5 anni per una media di cinque anni.


Di questo gruppo, 168 persone avevano capacità cognitive normali, 35 avevano MCI e 19 avevano demenza all'inizio dello studio. Durante lo studio, 59 hanno sviluppato MCI e 41 demenza. I ricercatori hanno quindi confrontato il tasso al quale le persone hanno sviluppato MCI e demenza, nonché la loro prevalenza, con i tassi e la prevalenza nella popolazione generale e nelle persone con Parkinson.


I ricercatori hanno scoperto che il 19% dei partecipanti aveva, o ha sviluppato, la demenza durante lo studio e ogni anno il 12% in media delle persone con diagnosi di MCI ha continuato verso la demenza. Questi tassi sono il triplo di quelli della popolazione generale, ma inferiori a quelli osservati nelle persone con Parkinson, tra le quali la demenza è più diffusa.


I ricercatori hanno anche scoperto che il 27% dei partecipanti aveva, o ha sviluppato, l'MCI durante lo studio, un tasso quasi doppio del 14,5% della popolazione generale, ma minore del 40% delle persone con Parkinson.


"Sebbene la maggior parte delle persone con tremore essenziale non svilupperà la demenza, le nostre scoperte forniscono la base per i medici per informare le persone con tremore essenziale, e le loro famiglie, sul rischio elevato e sui possibili cambiamenti di vita che potrebbero accompagnare questa diagnosi", ha affermato Louis.


Una limitazione della ricerca è che i dati di confronto della popolazione generale erano stati pubblicati prima del suo inizio.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.