Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fotobiomodulazione, nuova frontiera nel trattamento delle neurodegenerazioni

Tecnica di fotobiomodulazione del vicino infrarosso punta l'infiammazione cerebrale.

Photobiomodulation near infrared phosphor Schema della nuova tecnica di fotobiomodulazione (Fonte: Lei Chen / Heifei University of Technology)

Mentre il mondo è alle prese con una popolazione che invecchia, l'aumento delle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson sta diventando una sfida significativa. Queste condizioni costituiscono un onere pesante non solo sugli individui afflitti, ma anche sulle loro famiglie e sulla società in generale.


I trattamenti tradizionali, come la terapia farmacologica e la chirurgia, hanno spesso effetti collaterali e costi elevati e, ancora più importante, non riescono a fermare la progressione della degenerazione neuronale o prevenire la morte dei neuroni nei pazienti.


Tuttavia, un raggio di speranza arriva dalla fotobiomodulazione, che sta emergendo come un'alternativa promettente ai trattamenti convenzionali. Uno studio recente pubblicato su Advanced Photonics Nexus introduce un approccio fotonico non invasivo che potrebbe rivoluzionare il modo in cui combattiamo queste malattie debilitanti.


La ricerca, guidata dal Prof. Lei Chen dell'Università di Tecnologia di Hefei, dal Prof. Bo Wang dell'Università di Wuyi, e dai loro colleghi dell'Institute of Brain Diseases dei Shenzhen Institutes of Advanced Technology, si è concentrata sull'uso di un fosforo speciale del vicino-infrarosso (NIR, near-infrared) a banda larga, SrGa12O19:Cr3+. Questo fosforo emette luce NIR che può persistere per oltre due ore dopo che l'irradiazione ultravioletta è cessata, offrendo benefici terapeutici sostenuti.


Il team ha meticolosamente ottimizzato la sintesi e la composizione del fosforo, ottenendo un composto ottimale, (Sr, Ba)Ga12O19:Cr3+, che è stato quindi usato per impacchettare dispositivi LED NIR. Questi dispositivi hanno dimostrato notevole assorbanza ed efficienza quantistica, con il fosforo ottimale Sr(Ga0.99Cr0.01)12O19 che raggiunge rispettivamente il 53,9%, il 99,2% e il 53,5%.


Le prestazioni di luminescenza del fosforo sono rimaste elevate al 97,34% anche a una temperatura operativa di 150°C. I dispositivi LED incapsulati in questo fosforo hanno battuto i record, raggiungendo una potenza di produzione di 19,69mW e un'efficienza di conversione energetica del 37,58% a 20mA, nonché 63,75mW e 27,89% a 100mA.


La scoperta più significativa dello studio è il potenziale della luce NIR di sopprimere la neuroinfiammazione. Coltivando microglia BV-2 e sottoponendole a vari trattamenti con la luce, i ricercatori hanno dimostrato che i LED NIR incapsulati con il fosforo SrGa12O19:Cr3+ hanno regolato efficacemente le microglia dal fenotipo sovra-eccitato M1/M2 al fenotipo riposante M0.


Questa transizione è cruciale in quanto allevia, inibisce o persino inverte l'infiammazione delle microglia. Inoltre, la luce NIR ha dimostrato di promuovere la proliferazione delle microglia, di migliorare la produzione di adenosina trifosfato (ATP), di invertire la sovra-eccitazione, di ridurre l'infiammazione e di migliorare i tassi di sopravvivenza e l'attività delle cellule.


Le implicazioni di questo studio sono profonde, suggeriscono che i LED, con l'emissione NIR a banda larga e le lunghezze d'onda sintonizzabili, potrebbero eguagliare l'ampia banda di assorbimento dei tessuti biologici in modo più efficace delle fonti di luce laser, portando a migliori risultati terapeutici.


Questo approccio fotonico innovativo è molto promettente per il futuro della fotomedicina, offrendo potenzialmente un'opzione di trattamento non invasiva, economica e senza effetti collaterali a milioni di persone che soffrono di malattie neurodegenerative come Parkinson, Alzheimer e SLA.

 

 

 


Fonte: SPIE-International Society for Optics and Photonics (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Qi Liu, [+6], Lei Chen. Suppressing neuroinflammation using the near-infrared light emitted by (Sr,Ba)Ga12O19: Cr3+ phosphor. Advanced Photonics Nexus, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)