Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


*** Siamo in settembre, uno dei 12 mesi dell'anno del tutto uguali per i malati di Alzheimer, i familiari e i caregiver.

Migliorare le scansioni dell'Alzheimer ... con sensori fluorescenti

Improving Alzheimrs imaging Schema dello studio Banik et al / ACS Cent. Sci.

I livelli di neurotrasmettitori nel cervello possono indicare la salute del cervello e malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA). Tuttavia, la barriera emato-encefalica (BBB) protettiva ​​rende difficile introdurre sensori fluorescenti in grado di rilevare queste piccole molecole nel cervello.


Ora, su ACS Central Science dei ricercatori mostrano un modo di imballare questi sensori per farli passare facilmente attraverso la BBB dei topi, consentendo di migliorare le scansioni cerebrali. Con un ulteriore sviluppo, la tecnologia potrebbe aiutare a far avanzare la diagnosi e il trattamento del MA per gli umani.


È comune che i livelli dei neurotrasmettitori diminuiscano con l'età, ma livelli bassi del neurotrasmettitore adenosina trifosfato (ATP) possono essere un'indicazione del MA. Per misurare la posizione e la quantità di ATP nel cervello, i ricercatori hanno sviluppato sensori fluorescenti da pezzi di DNA chiamati aptameri che si illuminano quando si legano a una molecola bersaglio.


Sono stati sviluppati metodi per portare questi sensori dal flusso sanguigno al cervello, ma la maggior parte contiene componenti sintetici che non possono attraversare facilmente la BBB. Per sviluppare sensori per le scansioni cerebrali dal vivo, il professore di chimica Yi Lu e i colleghi della University of Texas di Austin hanno incapsulato un sensore ATP aptamero in vescicole microscopiche derivate da cellule cerebrali chiamate esosomi.


Hanno testato il nuovo sistema di consegna dei sensori in modelli di laboratorio della BBB e in topi modello del MA. Il modello di laboratorio della BBB consisteva in uno strato di cellule endoteliali sopra una soluzione contenente cellule cerebrali. Gli esosomi carichi di sensori dei ricercatori erano quasi 4 volte più efficienti rispetto ai sistemi convenzionali di erogazione del sensore per passare attraverso la barriera endoteliale e rilasciare il sensore fluorescente nelle cellule cerebrali.


Ciò è stato confermato misurando il livello di fluorescenza indotta da ATP. Successivamente, il team di Lu ha iniettato nei topi modello del MA esosomi carichi di sensori o sensori liberamente fluttuanti. Misurando i segnali di fluorescenza nei topi, i ricercatori hanno scoperto che i sensori fluttuanti sono rimasti principalmente nel sangue, nel fegato, nei reni e nei polmoni, mentre i sensori inviati tramite esosomi si sono accumulati nel cervello.


Nei topi modello di MA, i sensori introdotti via esosomi hanno identificato la posizione e la concentrazione di ATP in diverse regioni del cervello. In particolare, si sono osservati livelli bassi di ATP nelle regioni del cervello dell'ippocampo, della corteccia e del subiculo, che sono indicative della malattia.


I ricercatori affermano che i loro sensori ATP-reattivi caricati da esosomi si dimostrano promettenti per le scansioni cerebrali in vivo, non invasive, e potrebbero essere ulteriormente sviluppati per creare sensori per una serie di neurotrasmettitori clinicamente rilevanti.

 

 

 


Fonte: American Chemical Society (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Banik, [+3], Y Lu. Delivering DNA Aptamers Across the Blood–Brain Barrier Reveals Heterogeneous Decreased ATP in Different Brain Regions of Alzheimer’s Disease Mouse Models. ACS Central Science, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.