Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nanoplastiche, studio italiano: «Nel cervello umano presente l’equivalente di un terzo di una bottiglia PET»

Esperti dell’Università Vanvitelli di Napoli: “Dimostrata una correlazione con patologie cardiovascolari, ictus e persino Alzheimer”

pexels alfomedeiros 12026134Foto di Alfo Medeiros via pexels

Uno studio choc riscrive la microbiologia: il corpo umano è invaso da micro e nanoplastiche (MNP), che vengono 'raccolte' da svariati oggetti di uso quotidiano. E non si tratta di un mero dato statistico: la presenza di queste sostanze in circolo nel nostro organismo può portare anche a gravi patologie come l’Alzheimer o l'ictus.


Lo studio dal titolo 'Tutta la plastica che non vediamo - Rapporto sulla presenza delle micro e nanoplastiche nel corpo umano', commissionato da VERA Studio e realizzato da un team di esperti dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, si focalizza sulla rilevazione e gli effetti delle micro e nanoplastiche (MNP) nell’organismo umano.


La ricerca, guidata dal Prof. Raffaele Marfella del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate, dal Prof. Pasquale Iovino del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche e dal Dott. Francesco Prattichizzo dell’IRCCS MultiMedica di Milano, intende colmare una lacuna importante nella letteratura scientifica: la mancanza di una meta-analisi che documenti l'accumulo di MNP negli organi umani e il loro impatto sulla salute.


Negli ultimi anni, diversi studi condotti a livello globale hanno iniziato ad approfondire il tema dell'accumulo di MNP nel corpo e le loro possibili implicazioni per la salute. Questo rapporto raccoglie le informazioni sulle principali fonti di esposizione alle micro e nanoplastiche, le loro tipologie e le patologie associate.

Durante la presentazione dello studio, sono emersi dati di notevole interesse per la comunità scientifica. Le concentrazioni più elevate di MNP sono state rilevate in organi vitali come il cervello, la placenta e il sistema cardiovascolare. Per esempio, in un cervello umano di peso medio, le quantità di microplastiche riscontrate corrispondono a circa un terzo di una bottiglia di plastica da 1,5 litri.


Le micro e nanoplastiche identificate provengono principalmente da materiali di uso comune, come contenitori per alimenti e bevande, tubature dell’acqua e tessuti sintetici come nylon e poliestere. Tali materiali, presenti nell’aria, nell’acqua (in particolare quella in bottiglia), nel cibo confezionato e in prodotti cosmetici, rappresentano fonti difficili da quantificare. Tra gli oggetti di uso quotidiano citati nello studio figurano le bustine di tè in nylon e i biberon, che, una volta sottoposti a calore (come nel caso dell’uso del microonde), rilasciano quantità significative di particelle potenzialmente nocive.


"Questo rapporto è cruciale perché, per la prima volta, riunisce i risultati di tutte le ricerche internazionali pubblicate. La presenza di micro e nanoplastiche in molti organi, soprattutto nel cervello, è ormai chiara. In alcuni casi, è stata dimostrata una correlazione con patologie cardiovascolari, ictus e persino Alzheimer. Come studiosi, continueremo a indagare, ma è essenziale che il problema delle plastiche diventi una priorità non solo per il Ministero della Salute, ma anche per quello dell’Ambiente", ha dichiarato il Prof. Raffaele Marfella.


Il messaggio è evidente: senza un’azione globale e tempestiva per ridurre la produzione di plastica e modificare le abitudini di consumo, le conseguenze per la salute umana sono destinate a peggiorare. È quindi indispensabile frenare la produzione indiscriminata di plastica e promuovere comportamenti responsabili volti a ridurre l'uso di alcuni contenitori in plastica, al fine di tutelare la salute pubblica.

 

 

 


Fonte: Marco Scotti in affariitaliani.it

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)