Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le 2 proteine ​​coinvolte nell'Alzheimer influenzano i circuiti cerebrali in modo diverso

Un team di ricerca ha scoperto che i due segni patologici chiave di Alzheimer (tau e amiloide-beta) influenzano in modi distinti, però sinergici, i circuiti cerebrali, in particolare quelli legati alla memoria e alle emozioni.

Neurons in rat hippocampus SauraLab UABNeuroni dell'ippocampo che regolano la memoria influenzati dalla patologia dell'Alzheimer nel topo modello generato nello studio. (Fonte: Saura Lab© UAB)

Lo studio, Pubblicato in Molecular Psychiatry, è stato una collaborazione tra l'Institut de Neurociències dell'Università Autonoma di Barcellona (INC-UAB), il Centro de Investigación Biomédica en Red Enferdedades Neurodegenerativas (Ciberned) e l'Universidad Pablo de Olavide (UPO).


I suoi risultati rivelano che l'accumulo di tau nell'ippocampo porta a deficit di memoria, mentre l'accumulo di amiloide-beta (Aβ) nell'amigdala innesca disturbi emotivi come ansia e paura, entrambi sintomi iniziali della malattia. Inoltre, la combinazione di queste due patologie intensifica l'infiammazione e la disfunzione cerebrale, amplificando il loro impatto complessivo.


Per decenni, la ricerca sul morbo di Alzheimer (MA) è stata modellata da due teorie: una suggerisce che la malattia proviene dall'accumulo di tau all'interno dei neuroni e un'altra indica l'accumulo di Aβ come innesco primario. Queste prospettive hanno in gran parte dettato gli attuali approcci terapeutici, con trattamenti che puntano a prevenire l'accumulo di tau o Aβ nella speranza di rallentare la progressione della malattia.


Tuttavia, il gruppo guidato dai ricercatori Carles Saura e Arnaldo Parra-Damas, del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare dell'UAB e dell'INC-UAB, sostiene che potrebbe essere necessaria una strategia terapeutica a doppio bersaglio per combattere efficacemente questa malattia. Questa svolta è stata resa possibile dallo sviluppo di un nuovo modello di topo transgenico che replica le patologie sia della tau che dell'Aβ.


"Sebbene entrambe le proteine ​​si accumulino nel cervello dei pazienti di MA, la maggior parte dei modelli animali usati per studiare la malattia in genere si concentra solo su uno di questi fattori", spiega la ricercatrice Maria Dolores Capilla, prima autrice dello studio. "Nella nostra ricerca, abbiamo generato un modello di topo transgenico che mostra sia l'accumulo di tau che di Aβ, permettendoci di analizzare i loro effetti individuali e combinati".


Questi risultati potrebbero rimodellare le attuali strategie di trattamento, che spesso colpiscono solo una di queste proteine ​​tossiche.


“Le terapie esistenti non hanno ottenuto chiari benefici clinici. Il nostro studio suggerisce che un approccio terapeutico che affronta meccanismi multipli di malattia, come tau fosforilata e Aβ, potrebbe essere più efficace”, conclude Carles Saura.


Pur essendo necessarie ulteriori ricerche per confermare la sua applicabilità all'uomo, questo studio rappresenta un passo significativo verso nuovi percorsi investigativi per il trattamento del MA, conclude il team di ricerca.

 

 

 


Fonte: Universitat Autònoma de Barcelona (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MD Capilla-López, [+8], CA Saura. Synaptic vulnerability to amyloid-β and tau pathologies differentially disrupts emotional and memory neural circuits. Mol Psychiatry, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Notizie da non perdere

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.