Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come la degenerazione della tau rompe l'elaborazione del grasso cerebrale

Una nuova ricerca dimostra che la proteina tau, che nell'Alzheimer si accumula in forma di grovigli, può anche contribuire funzionalmente alla regolazione del metabolismo dei grassi nel cervello.

brain organoid with tau in red lipids in white and cell nuclei in blue Organoide cerebrale, con la tau in rosso, lipidi in bianco e i nuclei cellulari in blu. (Fonte: Anna Oliveras).

I grovigli di proteine ​​tau sono un segno distintivo del morbo di Alzheimer (MA), ma una nuova ricerca rivela che tau ha un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo dei grassi nel cervello; quando diventa disfunzionale, può promuovere l'accumulo di grassi tossici, contribuendo a rompere il metabolismo dei grassi e portando alla neurodegenerazione.


“Storicamente, la neurodegenerazione è stata studiata dal lato proteico. Ma negli ultimi anni, sono uscite ulteriori ricerche che stanno correlando la malattia con cambiamenti nei lipidi o nei grassi nel cervello", ha affermato Anna Oliveras PhD, ricercatrice post-dottorato nel laboratorio di Melissa Birol al Berlin Institute for Medical Systems Biology in Germania.


L'ultima ricerca della Oliveras e dei suoi colleghi suggerisce che la tau non forma solo grovigli; forma anche strutture dinamiche, simili a goccioline all'interno delle cellule mentre si diffonde da una cellula all'altra. E questa diffusione, ha scoperto la ricerca, ha un impatto significativo sul modo in cui il cervello gestisce i grassi. Il lavoro è stato presentato al 69° incontro annuale della Biophysical Society, tenuto a Los Angeles dal 15 al 19 febbraio 2025.


La Oliveras ha usato scansioni avanzate e tecniche molecolari per studiare come la tau si diffonde e interagisce con i lipidi all'interno di modelli derivati ​​dalle cellule umane di tipo cerebrale, coltivate ​​in laboratorio. "La tau in realtà regola il metabolismo dei lipidi e aiuta a trasportarli, in particolare quelli perossidati, che sono i lipidi ossidati e dannosi per i neuroni", ha spiegato la Oliveras.


Il team ha scoperto che la tau si comporta in modo diverso in tipi diversi di cellule cerebrali. Nei neuroni, le cellule che trasmettono informazioni, la tau forma queste goccioline dinamiche con grassi. È interessante notare che la tau nei neuroni sembra promuovere il trasferimento di acidi grassi agli astrociti, cellule di supporto del cervello, che rimuovono ulteriormente questi lipidi per evitare la tossicità lipidica.


Ancora più sorprendente, i ricercatori hanno scoperto che la tau aiuta a eliminare i lipidi danneggiati e perossidati dai neuroni. Ciò suggerisce che gli insiemi tau-grassi sono in realtà un modo per il cervello di proteggersi dall'accumulo di lipidi tossici.


Tuttavia, l'interazione della tau con i lipidi sembra essere una lama a doppio taglio. Mentre inizialmente potrebbe cercare di proteggere il cervello, l'accumulo progressivo e la diffusione di tau probabilmente travolge questo meccanismo protettivo, portando alla fine agli squilibri lipidici che vediamo in queste malattie, le taupatie.


Questa scoperta è cruciale perché collega le prime fasi della diffusione di tau alle rotture nel metabolismo del grasso cerebrale, una connessione che è da lungo tempo sospettata ma non ben compresa. Puntando queste interazioni tau-lipidi, gli scienziati potrebbero essere in grado di sviluppare nuove terapie per prevenire o rallentare la progressione delle tauopatie, come l'Alzheimer.


“Stiamo cercando di comprendere la funzione fisiologica della tau e la sua relazione con i lipidi. Questo potrebbe aiutare in futuro a trovare marcatori che possono indicare se qualcuno ha la malattia prima di sviluppare sintomi. Può anche aiutarci a cercare trattamenti", ha detto la Oliveras.

 

 

 


Fonte: Biophysical Society (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: 69th Biophysical Society Annual Meeting, 15-19 February 2025, Los Angeles.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)