Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovi gruppi di connessioni cerebrali si formano durante l'apprendimento

Nuove connessioni tra cellule cerebrali emergono a grappoli nel cervello quando gli animali imparano a svolgere un nuovo compito.

Lo studio che lo afferma, pubblicato su Nature il 19 febbraio (anticipo pubblicazione on-line) e condotto da ricercatori della University of California di Santa Cruz, rivela i dettagli sul modo in cui i circuiti cerebrali sono ricablati durante la formazione dei nuovi ricordi di movimento.


I ricercatori hanno studiato i topi mentre imparavano nuovi comportamenti, come ad esempio raggiungere un punto per prendere un seme. Hanno osservato i cambiamenti nella corteccia motoria, lo strato di cervello che controlla i movimenti muscolari, durante il processo di apprendimento. In particolare, hanno seguito la crescita di nuove "spine dendritiche", strutture che formano le connessioni (sinapsi) tra le cellule nervose.


"Per la prima volta siamo in grado di osservare la distribuzione spaziale di nuove sinapsi legate alla codifica della memoria", ha detto Yi Zuo, assistente professore di biologia molecolare, cellulare e dello sviluppo all'Università di Santa Cruz e autore corrispondente del documento. In uno studio precedente, Zuo e altri hanno documentato la rapida crescita di nuove spine dendritiche sui neuroni piramidali della corteccia motoria durante il processo di apprendimento. Queste spine formano sinapsi dove i neuroni piramidali ricevono input da altre regioni del cervello coinvolte nella memoria motoria e dei movimenti muscolari. Nel nuovo studio, il primo autore Min Fu, ricercatore postdottorato nel laboratorio di Zuo, ha analizzato la distribuzione spaziale delle sinapsi di nuova formazione.

 


Il
rendering della rete neurale.  Nuove connessioni
tra cellule cerebrali emergono a grappoli nel cervello
quando gli animali imparano a eseguire un nuovo
compito, secondo uno studio.

(Credit: © nobeastsofierce / Fotolia)

I primi risultati delle analisi spaziali hanno mostrato che un terzo delle sinapsi di nuova formazione si trovavano accanto ad un'altra nuova sinapsi. Questi gruppi, o cluster, di sinapsi tendevano a formarsi nel corso di pochi giorni durante il periodo di apprendimento, quando il topo esegue ripetutamente il nuovo comportamento. Rispetto alle controparti non-raggruppate, le sinapsi in gruppo avevano più probabilità di persistere nel corso delle sessioni di apprendimento e dopo l'interruzione dell'allenamento.


Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che dopo la formazione della seconda spina in un cluster, la prima spina si è ingrandita. La dimensione della testa della spina è  correlata alla forza della sinapsi. "Abbiamo scoperto che la formazione di un secondo collegamento è correlata al rafforzamento della prima connessione, il che suggerisce che possono essere coinvolte nello stesso schema di circuitazione", dice Zuo. "Il raggruppamento delle sinapsi può servire a ingrandire la forza delle connessioni".


Un'altra parte dello studio ha altresì sostenuto l'idea che le sinapsi del cluster sono coinvolte in circuiti neurali specifici della mansione da apprendere. I ricercatori hanno studiato topi addestrati prima in un compito e poi in un compito diverso. Invece di prendere un seme, i topi hanno dovuto imparare a gestire un pezzo di pasta del tipo capellini. Entrambi i compiti hanno provocato la formazione di spine raggruppate, ma le spine che si sono formate durante l'apprendimento di diverse attività non si sono raggruppate insieme.


I ricercatori hanno anche esaminato i topi che sono stati stimolati con compiti motori nuovi ogni giorno, ma non ripetevano la stessa operazione più e più volte come quelli addestrati a prendere i semi o a gestire i capellini. Anche questi topi hanno formato molte nuove spine dendritiche, ma poche delle nuove erano in gruppo. "L'attivazione ripetuta dello stesso circuito corticale è molto importante per imparare una nuova attività", ha detto Zuo. "Ma qual è la frequenza ottimale di ripetizione? In definitiva, studiando il rapporto tra la formazione di sinapsi e l'apprendimento, vogliamo trovare il modo migliore per indurre nuovi ricordi".


Lo studio ha utilizzato topi geneticamente modificati per produrre una proteina fluorescente all'interno di certi neuroni nella corteccia motoria. I ricercatori hanno utilizzato una particolare tecnica di microscopia (microscopia a doppio fotone) per ottenere immagini di quei neuroni vicino alla superficie del cervello. La tecnica di visualizzazione non invasiva ha permesso loro di vedere le modifiche nelle singole cellule cerebrali dei topi, prima, durante e dopo aver appreso un nuovo comportamento.


Oltre a Zuo e al primo autore Min Fu, i coautori dello studio includono Xinzhu Yu, studente laureato alla UCSC, e Ju Lu biologo della Stanford University. Questa ricerca è stata finanziata della Dana Foundation e dal National Institute of Mental Health.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte:·Materiale della University of California - Santa Cruz, via EurekAlert!, un servizio di AAAS. Articolo originale scritto da Tim Stephens.

Riferimento:
Min Fu, Xinzhu Yu, Ju Lu, Yi Zuo. Repetitive motor learning induces coordinated formation of clustered dendritic spines in vivo. Nature, 2012; DOI: 10.1038/nature10844.

Pubblicato in ScienceDaily il 19 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)