In quello che potrebbe diventare un nuovo strumento diagnostico per l'Alzheimer (AD), ricercatori medici di Delhi hanno scoperto che la misurazione del livello di acidità del cervello può aiutare ad identificare con precisione i pazienti con Alzheimer.
I ricercatori sostengono che, se i pazienti con sospetto AD passano meno di 15 minuti all'interno di una macchina MRI, saranno in grado di estrarre le informazioni sufficienti per identificare quei casi in cui l'Alzheimer è appena insorto, nonché i casi in cui è ben consolidato.
La diagnosi precoce può migliorare la qualità della vita dei pazienti con AD il cui numero è in aumento a causa di un aumento costante dell'invecchiamento della popolazione in India. L'Alzheimer è clinicamente diagnosticato dai neurologi attraverso il controllo comportamentale e i test di memoria. "Questa è una prova definitiva, che non dà nessun risultato falso. Ma è una prova parallela e deve essere effettuata solo su coloro che hanno mostrato alcune particolari caratteristiche comportamentali", ha detto Pravat Mandal, scienziato del Centro Nazionale di Ricerca sul Cervello (NBRC) di Manesar al Deccan Herald.
I ricercatori del NBRC, insieme ai neurologi dell'All India Institute of Medical Sciences, hanno misurato il livello di acidità di 23 persone, di cui 12 erano normali persone sane giovani, mentre i rimanenti avevano AD e MCI. Cinque erano pazienti di oltre 50 anni con MCI, mentre sei pazienti di età superiore a 55 anni avevano l'Alzheimer.
E' stato testato il livello di acidità di una porzione del cervello responsabile delle funzioni cognitive utilizzando una macchina MRI, che misura il livello di alcune sostanze chimiche nel cervello. Hanno scoperto che per i malati di Alzheimer, una parte specifica del cervello è tipicamente alcalina. Il team ha anche misurato i livelli di alcune sostanze chimiche cerebrali. Le successive analisi di laboratorio determinano se la persona è affetta da deterioramento cognitivo lieve o AD.
I risultati sono stati riportati nell'edizione online del Journal of Alzheimer Disease. "Il nuovo test speciale via risonanza magnetica aumenterà fiducia nella diagnosi e migliorerà la prevedibilità per quei pazienti in cui la malattia è in una fase iniziale", ha detto Manjari Tripathi, neurologo AIIMS che è associato alla ricerca.
Il team NBRI-AIIMS aveva in precedenza riferito da tracciabilità via MRI di un'altra sostanza chimica del cervello chiamato glutatione per la diagnosi di Alzheimer. Variando i livelli di queste sostanze chimiche del cervello e il suo status di acidità si è in grado di fornire una nuova diagnostica clinica in futuro per la quale il team ha pianificato di effettuare ricerche approfondite su 50 pazienti con AD, ha detto Mandal. I risultati che ha ottenuto sono statisticamente significativi.
"Questa ricerca suggerisce che questi parametri sono in grado di fornire informazioni cliniche cruciali e potrebbero essere utilizzati come bio-marcatore per l'AD. Il monitoraggio del livello di acidità nel cervello dà indizi importanti sulle condizioni normali o di malattia", ha commentato Arun Kumar, professore all'Indian Institute of Science di Bangalore, che non è collegato alla ricerca.
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Pubblicato da Kalyan Ray su Daccan Herald il 5 marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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