Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esordio dell'Alzheimer è collegato a segni di stress, dolore e dispiaceri

Ipertensione, diabete, età avanzata o uno stile di vita mentalmente e fisicamente inattivo sono noti per aumentare il rischio di sviluppare l'Alzheimer, la forma più diffusa di demenza nel mondo.

Dr._reich_edgardoOra, in uno studio condotto dal dottor Edgardo Reich (foto) presentato alla 22a riunione della European Neurological Society (ENS) a Praga, ricercatori argentini dicono che lo stress può eventualmente scatenare la malattia.


In Europa nel 2000 c'erano 4,7 milioni di persone affette da Alzheimer e questa cifra è destinata ad aumentare a 8 milioni entro il 2030 e a 12 milioni entro il 2050. Il dottor Reich ha spiegato: "Naturalmente è vero che l'incidenza è alta perché più persone raggiungono la vecchiaia. Ma non si contrae necessariamente il morbo perché si superano gli 80 anni. Chiaramente, insorgenza e decorso non dipendono solo da fattori biologici, i fattori ambientali come lo stress possono avere un ruolo".


Per determinare se l'insorgenza dell'Alzheimer è associata a eventi di vita stressanti, il dottor Reich e il suo team hanno esaminato 107 pazienti che avevano avuto una diagnosi di possibile Alzheimer in fase lieve o moderata. L'età media dei partecipanti allo studio era di 72 anni. Il team ha confrontato i malati di Alzheimer con un gruppo di controllo di soggetti sani. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di entrambi i gruppi (o familiari e caregivers) se avevano sperimentato particolari sollecitazioni e deformazioni nei tre anni prima della diagnosi.


Il dottor Reich ha detto: "In effetti, tre su quattro pazienti con Alzheimer (73%) hanno dovuto fronteggiare un grave stress emotivo, il triplo del gruppo di controllo in cui solo il 24% ha sperimentato stress, dolore e dispiaceri durante gli ultimi tre anni". I ricercatori hanno scoperto che:

  • 21 pazienti hanno avuto la morte di un coniuge o del partner,
  • 14 pazienti hanno subito la morte di un bambino,
  • 20 hanno avuto esperienze violente, come rapina o aggressione fisica,
  • 10 hanno avuto incidenti stradali con probabili ferite emotive, anche se non gravi ferite fisiche.


I ricercatori hanno anche scoperto che problemi finanziari, diagnosi di grave malattia di un familiare, o cambiamenti adattativi relativi a migrazioni sono fattori di stress. Il dottor Reich ha commentato: "Lo stress, secondo i nostri risultati, è probabilmente un fattore scatenante dei sintomi iniziali di demenza. Sebbene io escluda lo stress come causa unica della demenza, la ricerca sta consolidando l'evidenza che lo stress può innescare un processo degenerativo a livello cerebrale e la conseguente disfunzione del sistema neuroendocrino e immunitario".


E' necessaria più ricerca per analizzare questi meccanismi nel dettaglio, "ma è già evidente ora che dovrebbe essere rivolta una maggiore attenzione di prima alla salute emotiva delle persone, anche e soprattutto in età avanzata", ha spiegato il dottor Reich.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Grace Rattue in Medical News Today il 12 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.