Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scienziati rendono gli anziani meno inclini a dimenticare con test mnemonici

Ricercatori al Rotman Research Institute (RRI) del Baycrest Health Sciences e del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Toronto hanno trovato prove convincenti che gli anziani possono eliminare l'oblio ed ottenere gli stessi risultati dei giovani adulti nei test di memoria.

Gli scienziati hanno usato una strategia apprenditiva di distrazione per aiutare gli anziani a superare la dimenticanza legata all'età e ad aumentare il rendimento fino a quello dei giovani adulti.


"Apprendimento distrattivo" sembra un ossimoro, ma un corpo crescente di prove scientifiche sta dimostrando che il cervello anziano è abile ad elaborare informazioni sia irrilevanti che pertinenti per l'ambiente, senza sforzo cosciente, per aiutare le prestazioni della memoria. "I cervelli anziani possono fare qualcosa di molto adattivo con la distrazione per compensare l'indebolimento della memoria", scrive Renée Biss, sperimentatrice principale e dottorando. "Nel nostro studio ci siamo chiesti se la distrazione può essere utilizzata per promuovere l'allenamento che stimola la memoria negli anziani. La risposta è sì!".


"Eliminare l'oblio legato all'età con tre esperimenti di memoria consecutivi ed aiutare gli anziani ad ottenere gli stessi risultati dei giovani adulti è un risultato fantastico e, per quanto ne sappiamo, assolutamente unico"
, scrive Lynn Hasher, scienziato senior dello studio e una delle principali autorità nellos tudio dell'attenzione e del funzionamento inibitorio negli adulti giovani ed anziani. "Una regolazione scadente dell'attenzione da parte degli anziani può effettivamente avere alcuni benefici per la memoria".


I risultati, pubblicati on-line il 21 Febbraio su Psychological Science, in anticipo sulla stampa, hanno implicazioni interessanti per la progettazione di strategie di apprendimento degli studenti maturi ed anziani e per equipaggiare le case di riposo con spunti rilevanti di distrazione visiva in tutto l'ambiente di vita, una opportunità di allenamento per ricordare cose come gli appuntamenti o gli orari dei farmaci, anche quando non c'è attenzione consapevole ai segnali.

 

Lo studio

In tre esperimenti, giovani adulti (17 - 27 anni) sani reclutati dall'Università di Toronto e anziani (60-78 anni) sani non istituzionalizzati, sono stati invitati a studiare e ricordare, dopo un breve periodo di tempo, una lista di parole e di nuovo, con un test a sorpresa, dopo di 15 minuti. Durante il periodo di attesa, metà delle parole studiate sono apparse ancora una volta come distrazione, mentre le persone stavano eseguendo un compito molto semplice: guardare le immagini.


Anche se il ripetere le parole come distrazione non ha avuto alcun impatto sulle prestazioni di memoria dei giovani adulti, questo ha potenziato del 30% la memoria degli anziani su quelle parole, rispetto a quelle che non erano state ripetute come distrazione. "I risultati indicano entusiasmanti possibilità per l'utilizzo strategicamente posizionato di distrazioni di rilievo, come aiuto per la memoria degli anziani - in classe, a casa o in un ambiente di assistenza a lungo termine", dice la Biss.


Mentre gli anziani guardano la televisione o giocano una partita su un tablet PC, si potrebbe aumentare la loro memoria su certi obiettivi (ad esempio, ricordare di effettuare una chiamata o inviare un biglietto di auguri) attraverso qualcosa di semplice come inviare un flusso di informazioni su tale obiettivi sul fondo del loro tablet o TV.


Lo studio è stato finanziato dal Canadian Institutes of Health Research and the Natural Sciences e dall'Engineering Research Council del Canada.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Baycrest Centre for Geriatric Care.

Riferimento:
RK Biss, KWJ Ngo, L. Hasher, KL Campbell, G. Rowe. Distraction Can Reduce Age-Related Forgetting. Psychological Science, 2013; DOI: 10.1177/0956797612457386.

Pubblicato in Science Daily il 21 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari - Foto: © contrastwerkstatt/MENU

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.