Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Effetto preventivo degli steroli vegetali sull'Alzheimer

Effetto preventivo degli steroli vegetali sull'AlzheimerNon è un segreto che molti dei prodotti fitochimici nella frutta e nella verdura abbiano un effetto positivo sulla nostra salute. Per esempio, gli steroli vegetali (o fitosteroli) aiutano ad abbassare i livelli di colesterolo.


Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori della Saarland University, essi sembrano anche in grado di prevenire l'insorgenza dell'Alzheimer. Il gruppo di ricerca scientifica guidata dal Dott. Marcus Grimm ha dimostrato che uno sterolo particolare, lo stigmasterolo, inibisce la produzione di proteine che svolgono un ruolo importante nello sviluppo della malattia. Lo studio è stato recentemente pubblicato nel prestigioso Journal of Neuroscience.


"Gli steroli vegetali sono presenti in varie combinazioni nelle noci, nei semi e negli oli vegetali. Poiché gli steroli vegetali sono gli equivalenti del colesterolo animale, possono principalmente influenzare i processi metabolici in cui è coinvolto il colesterolo", ha spiegato Marcus Grimm, Responsabile del Laboratorio di Neurologia Sperimentale alla Saarland University. "Visto che abbassano anche il livello di colesterolo, essi sono ampiamente utilizzati nell'industria alimentare e come integratori alimentari".

Dov'è lo stigmasterolo:

Valori-Alimenti.com - Contenuto per 100g di alimento:
Olio di soia 59mg,
Cioccolato fondente amaro 38mg,
Margarina 35mg,
Chips di mais 21mg,
Semi di girasole, salati e non salati 18mg,
Maionese di tofu 17mg
Cioccolato al latte 16mg.
Altri cibi con contenuto minore: Pistacchi 5mg, Mandorle 4mg, Noci pecan / Burro di mandorle / Coriandolo foglie 3mg, Omelette / Noci pecan secche / Foglie di vite / Avocado 2mg, Nocciole secche / Uovo strapazzato / Fave crude / Citronella / Noci fresche / Nocciole 1mg

Dietabit.it - Contenuto per 100g di alimento:
Olio di soia 59mg,
Margarina 35mg,
Margarina con sale, con vitamina D 35mg,
Cioccolato fondente extra (70-85%) 31mg,
Olio di semi di lino 30mg,
Cioccolato fondente (60-70%) 29mg,
Cioccolato fondente (45-60%) 25mg,
Semi di sesamo 22mg,
Margarina spalmabile 20mg,
Burro di arachidi 11mg,
Semi di lino 11mg,
Semi di papavero 7mg, Noce brasiliana 6mg, Pistacchi 5mg, Lenticchie rosa 4mg, Mandorle 4mg, Burro di mandorle 3mg, Coriandolo fresco 3mg, Noce pecan 3mg, Olio di colza (canola) 3mg, Pistacchi tostati 3mg, Pistacchi tostati (con sale) 3mg, Avocado 2mg, Foglie di vite 2mg, Mandorle pelate 1mg, Nocciole 1mg, Nocciole pelate 1mg, Nocciole tostate 1mg, Noce nera 1mg


Livelli alti di colesterolo sono da lungo tempo implicati nell'aumento del rischio di sviluppare l'Alzheimer. "Gli studi hanno già dimostrato che il colesterolo promuove la formazione delle cosiddette placche senili", ha detto Grimm.


Queste placche, che sono composte di proteine, in particolare proteine amiloidi-beta, si depositano sulle cellule nervose nel cervello e sono considerate una delle cause principali dell'Alzheimer.


Il team di ricerca, che ha sede presso il campus medico della Saarland University di Homburg, ha collaborato con scienziati di Bonn, della Finlandia e dei Paesi Bassi per esaminare come gli steroli che ingeriamo influenzano la formazione di queste proteine della placca.


Si è riscontrato che uno sterolo in particolare, lo stigmasterolo, inibisce effettivamente la formazione di proteine. "Lo stigmasterolo ha effetti su vari processi molecolari: abbassa l'attività enzimatica, inibisce la formazione di proteine implicate nello sviluppo dell'Alzheimer, e altera la struttura della membrana cellulare", ha spiegato il Dr Grimm. "Nell'insieme questi effetti riducono sinergicamente la produzione di proteine di amiloide-beta". Il team di ricerca è riuscito a confermare l'effetto positivo dello stigmasterolo nei test sugli animali.


Nel complesso, i ricercatori hanno potuto dimostrare che i vari steroli vegetali influenzano diversi meccanismi cellulari e quindi devono essere valutati singolarmente. "In particolare nel caso dell'Alzheimer, sembra utile concentrarsi sull'assunzione di steroli vegetali specifici, piuttosto che una miscela di steroli", ha spiegato il dottor Grimm.


Negli studi futuri, il gruppo di ricerca vuole determinare quali altri processi cellulari nel cervello sono influenzati dai fitosteroli.

 

 

 

 

 

 


Fonte: Universität des Saarland, via AlphaGalileo.

Riferimenti: V. K. Burg, H. S. Grimm, T. L. Rothhaar, S. Grosgen, B. Hundsdorfer, V. J. Haupenthal, V. C. Zimmer, J. Mett, O. Weingartner, U. Laufs, L. M. Broersen, H. Tanila, T. Vanmierlo, D. Lutjohann, T. Hartmann, M. O. W. Grimm. Plant Sterols the Better Cholesterol in Alzheimer's Disease? A Mechanistical Study. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (41): 16072 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.1506-13.2013

Pubblicato in alphagalileo.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)