Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovati nuovi benefici del resveratrolo, la "molecola del vino rosso"

Troati nuovi benefici del resveratrolo, la "molecola del vino rosso"La progressione delle scoperte sull'aumento della longevità (= % Increased lifespan) dall'uso di resveratrolo, in specie sempre più evolute (cellule lievito > moscerini della frutta > vermi nematodi > killifish > roditori)

Gli studi dimostrano che il resveratrolo, un composto naturale che si trova nella frutta e nella verdura colorata, e in particolare nell'uva, può ridurre al minimo l'impatto del Parkinson, dell'ictus e dell'Alzheimer, per chi mantiene diete salutari o che assume regolarmente integratori di resveratrolo.


Ora, ricercatori dell'Università del Missouri (MU) hanno scoperto che il resveratrolo può anche bloccare gli effetti delle metanfetamine, una droga che genera un'alta dipendenza. Dennis Miller, professore associato al Dipartimento di Scienze Psicologiche del College of Arts & Science e ricercatore del Bond Life Sciences Center, e i ricercatori del Center for Translational Neuroscience della MU, hanno studiato le terapie per la tossicodipendenza e i disturbi neurodegenerativi.


La loro ricerca punta i trattamenti per l'abuso di metamfetamina e si è concentrata sul ruolo del neurotrasmettitore dopamina nella tossicodipendenza. I livelli di dopamina nel cervello si impennano dopo l'uso di metanfetamine; questo incremento è associato alla motivazione a continuare ad utilizzare la droga, nonostante le sue conseguenze negative. Tuttavia, con l'uso ripetuto di metanfetamine, i neuroni dopaminergici possono degenerare, provocando deficit neurologici e comportamentali, simili a quelli osservati nelle persone con Parkinson.


"La dopamina è fondamentale per lo sviluppo della dipendenza da metanfetamine: il passaggio dall'uso di una droga perché piace o soddisfa, all'usarla perché si desidera o si utilizza compulsivamente", ha detto Miller. "Il resveratrolo ha dimostrato di regolare questi neuroni dopaminergici e di proteggere nel Parkinson (un disturbo in cui degenerano i neuroni dopaminergici), e quindi abbiamo cercato di capire se il resveratrolo riesce ad incidere sui cambiamenti del cervello indotti dalla metamfetamina".


Usando procedure consolidate nella ricerca su Parkinson e Alzheimer, è stato somministrato resveratrolo a dei ratti, una volta al giorno per sette giorni, a una concentrazione simile a quella che un essere umano riceverebbe da una dieta sana. Dopo una settimana di resveratrolo, i ricercatori hanno misurato la quantità di dopamina rilasciata dalle metanfetamine. I ricercatori hanno scoperto che il resveratrolo diminuisce notevolmente la capacità delle metanfetamine di aumentare i livelli di dopamina nel cervello. Inoltre il resveratrolo diminuisce la capacità delle metanfetamine di aumentare l'attivismo dei topi, un comportamento che imita l'iperattività osservata nelle persone che usano lo stimolante.


"Le persone sono incoraggiate da medici e dietologi ad includere i prodotti contenenti resveratrolo nella dieta, e la protezione contro gli effetti nocivi della metamfetamina possono essere un valore aggiunto", ha detto Miller. "Inoltre, non esistono trattamenti uniformemente efficaci per aiutare le persone dipendenti da metanfetamine. La nostra ricerca iniziale suggerisce che il resveratrolo potrebbe essere incluso in un regime di trattamento per coloro che hanno dipendenza da metanfetamine e che ha il potenziale di diminuire la voglia e il desiderio della droga. Il resveratrolo si trova nei cibi buoni e colorati, e ha pochi effetti collaterali. Tutti noi dovremmo consumare il resveratrolo per la buona salute del cervello, la nostra ricerca suggerisce che potrebbe anche impedire i cambiamenti nel cervello che si verificano con lo sviluppo della tossicodipendenza".


Lo studio sarà pubblicato in Neuroscience Letters. Hanno collaborato Grace Y. Sun, professore di biochimica, e Agnes Simonyi, professore associato di ricerca in biochimica nel College of Agriculture, Food and Natural Resources della University of Missouri.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Missouri-Columbia.

Riferimenti: Dennis Miller et al. Repeated resveratrol treatment attenuates methamphetamine-induced hyperactivity and dopamine overflow in rodents. Neuroscience Letters, November 2013

Pubblicato in munews.missouri.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.