Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dieta povera di carboidrati riduce infiammazione nel diabete

Una dieta a basso contenuto di carboidrati (ma non quella a basso contenuto di grassi), riduce l'infiammazione nei pazienti con diabete di tipo 2, secondo una ricerca dell'Università di Linköping in Svezia.


Nello studio clinico, i cui risultati sono ora pubblicati sulla rivista Annals of Medicine, una dieta a basso contenuto di carboidrati è stata confrontata con una dieta tradizionale a basso contenuto di grassi in 61 pazienti con diabete di tipo 2.


Solo i pazienti nel gruppo a bassi carboidrati hanno mostrato livelli ridotti di marcatori infiammatori nel sangue, nonostante il fatto che la perdita di peso fosse simile in entrambi i gruppi.


L'esperimento è stato condotto su un periodo di due anni dal dottor Hans Guldbrand e dal professor Fredrik H Nyström. Gli effetti sulla glicemia, sui lipidi nel sangue e sul peso sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Diabetologia 2012.


Per esaminare gli effetti delle diete sull'infiammazione, essi hanno analizzato in collaborazione con il cardiologo professor Lena Jonasson il livello di infiammazione nel sangue. E' noto che i pazienti con diabete di tipo 2 hanno livelli più elevati di infiammazione rispetto a coloro che non hanno la malattia, e si ritiene che questo possa contribuire ad un rischio più alto di malattie cardiovascolari e altre complicazioni.

Può essere rilevante perché:

Il diabete di tipo 2 è un fattore di rischio conclamato dell'Alzheimer.

Anche i carboidrati non sembrano immuni da responsabilità nella demenza.


I pazienti sono stati assegnati in modo casuale ad una dieta a basso contenuto di carboidrati o ad una dieta tradizionale a basso contenuto di grassi e hanno avuto proposte di menu e consigli da un dietista durante tre occasioni nel primo anno.
All'inizio dello studio sono stati analizzati gli indicatori infiammatori nel sangue. Rispetto ai soggetti sani senza diabete, i pazienti hanno mostrato livelli significativamente più elevati [di infiammazione].


Nuove analisi sono state effettuate dopo sei mesi, cioè quando l'adesione alle due diete era più grande e la perdita di peso aveva raggiunto il massimo. La riduzione del peso in entrambi i gruppi era simile, circa 4 kg, mentre i livelli di glucosio sono diminuiti di più nel gruppo a basso contenuto di carboidrati. Dopo sei mesi, l'infiammazione era significativamente ridotta nel gruppo a basso contenuto di carboidrati, mentre non sono stati osservati cambiamenti nel gruppo della dieta a basso contenuto di grassi.


In sintesi, lo studio clinico ha indotto una perdita di peso simile tra la dieta povera di carboidrati e quella povera di grassi, ma solo la dieta povera di carboidrati ha avuto un impatto positivo sull'infiammazione dei pazienti con diabete di tipo 2.

 

 

 

 

 


FonteLinköping Universitet  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Lena Jonasson, Hans Guldbrand, Anna K. Lundberg, Fredrik H. Nystrom. Advice to follow a low-carbohydrate diet has a favourable impact on low-grade inflammation in type 2 diabetes compared with advice to follow a low-fat diet. Annals of Medicine, 2014; 46 (3): 182 DOI: 10.3109/07853890.2014.894286

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)