Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza inizia dall'instabilità delle sinapsi, la morte cellulare viene dopo

La demenza inizia dall'instabilità delle sinapsi, la morte cellulare viene dopoRappresentazione artistica di una sinapsi.

Uno studio, frutto di una collaborazione tra ricercatori della Università di Bristol e della società farmaceutica Eli Lilly and Company, ha esaminato il comportamento delle sinapsi, i collegamenti che consentono la trasmissione di informazioni tra le cellule nervose del cervello, in topi modello della demenza frontotemporale umana per tutto il corso della progressione della malattia.


Utilizzando tecniche di microscopia d'avanguardia, il team è riuscito a visualizzare l'interno del cervello dei roditori e ha scoperto che, anche prima che la malattia induca la morte di sinapsi e neuroni, le connessioni sinaptiche mostrano già proprietà insolite.


Quando il cervello normale acquisisce nuove abilità o nuovi ricordi, cresce e si perde costantemente una piccola percentuale di sinapsi. Tuttavia, nel cervello con demenza queste percentuali sono molto diverse; il team ha scoperto che alcune sinapsi erano molto instabili, mentre altre erano quasi congelate. Questo squilibrio nella stabilità delle sinapsi era collegato ai cambiamenti nel modo in cui i neuroni venivano attivati durante il funzionamento del cervello.


Questi risultati, pubblicati su Cell Reports, rivelano che, anche se la demenza è strettamente legata alla morte dei neuroni nel cervello, sono le connessioni tra questi neuroni e le loro sinapsi ad essere danneggiate nella prime fasi della malattia. Lo studio evidenzia che i primissimi sintomi della demenza potrebbero dipendere da questa stabilità anomala delle sinapsi piuttosto che dalla morte del tessuto cerebrale, che viene dopo.


Il Dr Mike Ashby, autore senior dello studio, dell'Università di Bristol, ha dichiarato:

"La necessità di nuovi trattamenti per la demenza non è mai stata così grande, ma la nostra capacità di produrre nuovi farmaci efficaci è ostacolata dal fatto che non capiamo ancora pienamente le cause di questo gruppo di malattie debilitanti.

"Poiché i neuroni dipendono così strettamente dai loro partner sinaptici, è possibile che i cambiamenti nella stabilità delle sinapsi siano in effetti una parte della ragione per cui i neuroni cominciano a morire. Se questo è vero, allora ciò punta verso nuove strategie terapeutiche basate sul trattamento di queste anomalie molto precoci nel comportamento sinaptico".


Il Dr Mike O'Neill, capo di Patologia Molecolare dei Lilly Research Laboratories, ha detto:

"I dati costituiscono una delle valutazioni longitudinali più complete dei meccanismi dettagliati della disfunzione delle sinapsi in un modello di taupatia in vivo. La tecnica 2-fotoni in vivo è molto potente, ma è lenta e laboriosa da eseguire e la collaborazione con Bristol ci ha permesso di raggiungere questo set di dati in modo rapido ed efficace".

 

 

 


Fonte: University of Bristol (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Johanna S. Jackson, Jonathan Witton, James D. Johnson, Zeshan Ahmed, Mark Ward, Andrew D. Randall, Michael L. Hutton, John T. Isaac, Michael J. O’Neill, Michael C. Ashby. Altered Synapse Stability in the Early Stages of Tauopathy. Cell Reports, 2017; 18 (13): 3063 DOI: 10.1016/j.celrep.2017.03.013

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)