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Farmaco per l'asma potrebbe aiutare a combattere l'Alzheimer

I ricercatori della School of Medicine della Temple University hanno scoperto che un farmaco usato per trattare l'asma può ridurre la formazione di beta amiloide, un peptide nel cervello implicato nello sviluppo dell'Alzheimer.

In studi precedenti, i ricercatori della Temple avevano scoperto che il 5-lipossigenasi, un enzima di cui si conosce da molto tempo l'esistenza nel cervello, controlla lo stato di attivazione della gamma secretasi, un altro enzima che è necessario e responsabile della produzione finale di beta amiloide.

Quando è prodotto in eccesso, il beta amiloide causa morte neuronale e forma le placche nel cervello. La quantità di queste placche amiloidi nel cervello viene utilizzata come misura della gravità dell'Alzheimer.

In questo studio, diretto da Domenico Pratico, professore associato di Farmacologia nella School of Medicine della Temple, i ricercatori hanno testato il farmaco Zileuton [ndr: nome commerciale ZYFLO©, non risulta commercializzato in Italia], un inibitore della 5-lipossigenasi, in genere utilizzato per il trattamento dell'asma, in un modello di topo transgenico dell'Alzheimer. Al termine del trattamento hanno scoperto che questo farmaco, bloccando la 5-lipossigenasi, ha ridotto la produzione della gamma secretasi di beta amiloide e la successiva formazione di placche amiloidi nel cervello di oltre il 50 per cento.

Il Prof. Pratico ha detto che la gamma secretasi è presente in tutto il corpo e, nonostante il suo ruolo nello sviluppo delle placche amiloidi, svolge un ruolo significativo in numerose funzioni importanti. Inibitori diretti della gamma secretasi sono conosciuti, ha detto, ma bloccare l'enzima completamente può causare problemi come lo sviluppo del cancro. A differenza dei classici inibitori della gamma secretasi, il Zileuton modula solo i livelli di espressione della proteina, mantenendo intatte alcune delle sue funzioni vitali, e bloccando molti dei suoi effetti negativi, in questo caso lo sviluppo delle placche amiloidi.

I risultati sono stati pubblicati sull'American Journal of Pathology.

 


Pubblicato su SiFy.com il 26 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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