Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa sono le «6 R» della gestione comportamentale nell'Alzheimer?

"The 36 Hour Day" [Il giorno di 36 ore], scritto da Nancy L. Pace e Dr. Peter V. Rabins, è stato pubblicato per la prima volta nel 1981 e comprende le 6 R della gestione comportamentale.


Il libro è una guida di riferimento completa per le persone affette dal Alzheimer e comprende vari argomenti sul viaggio della malattia, da una panoramica, alla pianificazione finanziaria, all'assistenza a lungo termine, alle questioni relative al fine vita, alla comprensione della ricerca in corso.


In sostanza, il libro descrive i suggerimenti e le strategie utili nella gestione dei comportamenti difficili e impegnativi associati alla malattia, delineando sei passaggi (le sei R): regolare, ri-valutare, riconsiderare, ri-canalare, rassicurare, rivedere.


REGOLARE: Se un individuo con Alzheimer ha un peggioramento dei comportamenti difficili, come maggiore ansia e/o aggressività, la prima cosa che dovrebbe fare il caregiver è tentare di fermare il comportamento con calma, specialmente se è potenzialmente dannoso per la persona o per gli altri. Tieni presente, tuttavia, che ogni persona è unica e tentare di regolare o arrestare il comportamento potrebbe turbarla ancora di più.


RI-VALUTARE: In questa strategia, il caregiver cerca la causa principale di un particolare comportamento. Ad esempio, il comportamento aggressivo può indicare depressione. Il caregiver dovrebbe considerare cosa ha provocato la condotta negativa. Oppure potrebbe essere un problema medico, come un'infezione del tratto urinario, dolore alle articolazioni o all'intestino o costipazione. Potrebbe essere ambientale, o l'approccio del caregiver potrebbe sembrare minaccioso. Potrebbe essere la fatica o una reazione ai farmaci.


RICONSIDERARE: Si applica il vecchio adagio: camminare un miglio nelle scarpe di qualcun altro. Il caregiver può entrare in empatia con ciò che significa essere confuso e disorientato, come pure la situazione o l'ambiente potrebbero essere sconvolgenti. Capire che una persona ha difficoltà nell'eseguire compiti familiari, come fare il bagno, può alleviare lo stress di entrambe le parti.


RI-CANALARE: distrarre o guidare la persona lontano da comportamenti negativi verso attività sicure e meno dirompenti. Coinvolgerla in attività che gradisce e in quelle più significative e con uno scopo.


RASSICURARE: il caregiver dovrebbe prendersi del tempo per fornire conforto e sostegno quando qualcuno è angosciato, spaventato o arrabbiato. Fornire quella persona di sicurezza e fiducia può produrre calma e farla sentire che sarà curata e amata. La rassicurazione vale anche per il caregiver, per incoraggiamento e fiducia in se stesso.


RIVEDERE: una volta che c'è stato un comportamento sconvolgente e la persona è stata reindirizzata, è il momento per il caregiver di rivedere come è stato gestito il comportamento e cosa ha funzionato e cosa no. Il caregiver può esaminare la sua risposta, gli scatenanti del comportamento particolare e il modo in cui il comportamento potrebbe essere evitato. Il caregiver può quindi proporre strategie da usare la volta successiva.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)