Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


'Connectomics': la mappatura delle connessioni del cervello umano

Scienziati stanno sviluppando una tecnica per mappare per la prima volta insieme sia le connessioni che le funzioni delle cellule nervose nel cervello, avvicinandosi alla creazione di un modello computerizzato del cervello umano.

Un settore emergente della ricerca nell'ambito delle neuroscienze, noto come 'connectomics', è parallelo alla genomica, che mappa il nostro patrimonio genetico. Connectomics si propone di dettagliare le sinapsi del cervello e definire come le informazioni viaggiano attraverso il cervello.

Nell'immagine il colore oro mostra le autostrade dell'informazione nel cervello. L'oro è una proteina che produce la mielina, che accelera la conduzione dei segnali elettrici lungo le cellule nervose, permettendoci di pensare più rapidamente. Per gentile concessione del Prof. David Attwell (UCL Neuroscience, Physiology & Pharmacology)

Capendo come sono generate nel cervello percezioni, sensazioni e pensieri e come queste funzioni si deteriorano, gli scienziati sperano di essere in grado di diagnosticare e trattare malattie come il morbo di Alzheimer, la schizofrenia e gli effetti dell'ictus.

Il cervello umano medio contiene in media 150.000 miliardi di sinapsi e il dottor Tom Mrsic-Fogel, dell'University College London (UCL), ha assunto la guida di un team di ricercatori impegnati a dare un senso a questa complessità. "Come facciamo a capire come funzionano i circuiti neurali del cervello?" ha detto Fogel in un comunicato. "In primo luogo abbiamo bisogno di capire la funzione di ogni neurone e scoprire a quali altre cellule cerebrali si collega. Se troviamo un modo di mappare le connessioni tra le cellule nervose di certe funzioni, allora saremo in grado di iniziare a sviluppare un modello al computer per spiegare come le complesse dinamiche delle reti neurali generano pensieri, sensazioni e movimenti".

Le cellule nervose in aree diverse del cervello svolgono funzioni diverse. Ad esempio, alcuni neuroni della parte della corteccia visiva del cervello sono specializzati nel rilevare i bordi delle immagini. Alcuni si attiveranno al rilevamento di un bordo orizzontale, altri da uno verticale, altri rispondono alle caratteristiche visive più complesse come le facce. Quindi le lesioni in questa zona del cervello spesso impediscono alle persone di essere in grado di riconoscere i volti.

Nella più recente edizione online della rivista Nature, il team della UCL, spiega una tecnica sviluppata nei topi in cui i ricercatori sono stati in grado di guardare nella corteccia visiva del relativo cervello, contenente migliaia di neuroni e milioni di connessioni. Con l'utilizzo di imaging avanzato, i ricercatori sono stati in grado di individuare quali di questi neuroni rispondono a un particolare stimolo visivo, ad esempio un bordo orizzontale. Esaminando una porzione del tessuto stesso, i ricercatori hanno applicato piccole correnti a un sottoinsieme di neuroni alla volta, per vedere quali altri neuroni hanno risposto - e, quindi, quali di questi sono stati sinapticamente collegati. Questa tecnica, ripetuta molte volte, ha fatto emergere una mappa delle funzioni e della connettività delle cellule nervose della corteccia visiva.

"Stiamo cominciando a districare la complessità del cervello", ha spiegato Fogel a Reuters. "Una volta che abbiamo capito la funzione e la connettività delle cellule nervose, abbracciando diversi strati del cervello, possiamo iniziare a sviluppare una simulazione al computer di come funziona questo importante organo. Ma ci vorranno molti anni di sforzi concertati tra gli scienziati e una massiccia potenza di elaborazione del computer prima che possa essere realizzato".

 


Per approfondire sulla rete: University College LondonNature

Pubblicato su RedOrbit il 11 aprile 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)