Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In soli sei mesi, l'esercizio può aiutare chi ha problemi di pensiero

Fare pompare il cuore con l'esercizio aerobico, come camminare o andare in bicicletta, per 35 minuti, tre volte alla settimana, può migliorare le capacità di pensiero negli anziani con disabilità cognitive, secondo uno studio pubblicato ieri su Neurology®.


Dopo sei mesi di esercizio, i punteggi dei partecipanti nei test di pensiero sono migliorati con una inversione equivalente a quasi nove anni di invecchiamento.


Lo studio ha esaminato le persone con deterioramento cognitivo senza demenza, definito come difficoltà a concentrarsi, prendere decisioni o ricordare, ma non abbastanza grave da essere diagnosticato come demenza.


Lo studio ha rilevato che l'esercizio migliora la prestazione di pensiero chiamata funzione esecutiva, che è la capacità della persona di regolare il proprio comportamento, prestare attenzione, organizzare e raggiungere gli obiettivi. Lo studio non ha riscontrato alcun miglioramento nella memoria.


Il primo autore dello studio James A. Blumenthal PhD, della Duke University di Durham nella Carolina del Nord, ha detto:

"I risultati sono incoraggianti in quanto in soli sei mesi, aggiungendo regolare esercizio fisico alla loro vita, le persone con deterioramento cognitivo senza demenza sono riuscite a migliorare la capacità di pianificare e completare determinati compiti cognitivi".


Lo studio ha coinvolto 160 persone con un'età media di 65 anni e con fattori di rischio per malattie cardiache (come l'ipertensione), ma che non avevano la demenza, pur riferendo problemi di pensiero. Tutti i partecipanti sono stati identificati come cognitivamente deteriorati senza demenza ed erano sedentari all'inizio dello studio.


I ricercatori hanno esaminato gli effetti di esercizio fisico e dieta, in particolare della dieta DASH (Dietetic Approachs to Stop Hypertension, approcci dietetici per bloccare l'ipertensione), una dieta a basso contenuto di sodio ricca di frutta e verdura, fagioli, noci, latticini a basso contenuto di grassi, cereali integrali e carni magre. La dieta DASH è stata progettata specificamente per le persone con ipertensione arteriosa.


I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a uno dei quattro gruppi: (1) solo esercizio aerobico, (2) Dieta DASH da sola (3) sia esercizio aerobico che dieta DASH o (4) educazione alla salute, che consisteva in telefonate educative una volta ogni due settimane. Le persone assegnate ai gruppi di esercizio si allenavano tre volte alla settimana in sessioni di 45 minuti ciascuna, che includevano 10 minuti di esercizi di riscaldamento e 35 minuti di esercizio aerobico, come camminare, fare jogging o pedalare su una bici stazionaria.


All'inizio e alla fine dello studio di sei mesi, i ricercatori hanno valutato le capacità di pensiero e memoria dei partecipanti con test cognitivi standardizzati, la forma cardiorespiratoria con test di stress su tapis roulant e i fattori di rischio di malattie cardiache con esami di pressione sanguigna, glicemia e lipidi. Hanno anche usato questionari e diari alimentari per misurare quanto i partecipanti seguissero la dieta DASH.


I ricercatori hanno scoperto che i partecipanti che hanno fatto esercizio hanno mostrato miglioramenti significativi nelle capacità di pensiero rispetto a quelli che non l'hanno fatto. Coloro che hanno seguito sia esercizio fisico che dieta hanno ottenuto un punteggio medio di quasi 47 punti sui test complessivi delle capacità di pensiero esecutivo, rispetto al punteggio medio di circa 42 punti di chi ha fatto solo esercizio fisico e di circa 38 punti per chi solo ricevuto educazione sanitaria.


Non c'è stato alcun miglioramento nei partecipanti che hanno seguito solo la dieta DASH, sebbene coloro che si sono esercitati e hanno seguito la dieta DASH avessero maggiori miglioramenti rispetto ai controlli del gruppo educazione sanitaria. Per chiarire, Blumenthal ha spiegato che all'inizio dello studio, sui sottotest selezionati di funzione esecutiva i partecipanti avevano i punteggi medi di 93enni, 28 anni in più della loro effettiva età cronologica.


Dopo sei mesi, i partecipanti che hanno fatto esercizio e seguito la dieta DASH hanno visto i loro punteggi medi delle funzioni esecutive corrispondere a persone di 84 anni, un miglioramento di nove anni. Per coloro che hanno ricevuto solo l'educazione alla salute, le prestazioni sui test della funzione esecutiva sono peggiorate di un anno e mezzo rispetto ai loro punteggi all'inizio dello studio.


Sebbene questo possa suggerire un beneficio aggiuntivo della dieta DASH combinata con l'esercizio fisico, Blumenthal afferma che una limitazione dello studio era che il numero di partecipanti era relativamente piccolo e questi risultati dovrebbero essere interpretati con cautela: "Sono necessarie ulteriori ricerche con campioni più grandi, per periodi di tempo più lunghi, per verificare se i miglioramenti delle capacità di pensiero continuano e se tali miglioramenti possono essere acquisiti meglio con approcci multipli di stile di vita come l'esercizio fisico e la dieta".

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: James A. Blumenthal, Patrick J. Smith, Stephanie Mabe, Alan Hinderliter, Pao-Hwa Lin, Lawrence Liao, Kathleen A. Welsh-Bohmer, Jeffrey N. Browndyke, William E. Kraus, P. Murali Doraiswamy, James R. Burke, Andrew Sherwood. Lifestyle and neurocognition in older adults with cognitive impairments. A randomized trial. Neurology, 19 Dec 2018, DOI: 10.1212/WNL.0000000000006784

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)