Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Donna con diagnosi di demenza da 5 anni aveva invece una condizione comune e reversibile

Una nuova relazione medica descrive il caso di una donna che ha iniziato a mostrare strani "comportamenti alterati" e ha avuto la diagnosi di demenza per cinque anni. Tuttavia, i suoi sintomi erano in realtà reversibili.


La donna senza nome, il cui caso è descritto su BMJ Case Reports, ha iniziato a mostrare un graduale cambiamento nel comportamento, che è stato notato dalla sua famiglia. Oltre a non cucinare più, a non tenere in ordine la casa o a non lavarsi bene, ha iniziato a mostrare segni preoccupanti associati alla demenza: camminava nuda per le strade vicino alla sua casa di Capo Verde e talvolta sembrava parlare con persone che non c'erano.


La 61enne è stata portata all'ospedale da sua sorella che aveva assistito alla perdita di coscienza e ai movimenti a scatti convulsi. Qui, le sono stati fatti esami del sangue e una scansione TC alla testa, entrambi i quali non hanno mostrato segni di anomalie.


Un elettroencefalogramma (EEG) del cervello mostrava un rallentamento generalizzato, ma nessuna attività epilettiforme (modelli EEG coerenti con l'epilessia). Tuttavia, mentre era in ospedale, ha avuto un altro attacco ed è stata rimandata a casa con farmaci.


A casa, ha continuato a mostrare sintomi psicotici. "Ha continuato a parlare e ad urlare degli spiriti dei parenti morti che lei poteva vedere chiaramente e che le hanno detto di non prendere medicine", ha detto sua sorella ai medici.


Credeva che i suoi familiari stessero cercando di avvelenarla e non voleva più condividere i pasti con loro. Oltre a questo, continuava a lottare per ricordare le cose e si perdeva e si distraeva facilmente, diventando incapace di tornare a casa da sola dopo essere uscita.


Inviata al Dipartimento di Psichiatria della Nova Medical School di Lisbona, si è scoperto che aveva una carenza di vitamina B12. La vitamina, che si trova principalmente nei pesci, nella carne, nei latticini e nelle uova, è importante per il funzionamento del cervello e per la formazione dei globuli rossi.


I medici ritengono che la deficienza abbia danneggiato lo strato grasso intorno al midollo spinale, causando la degenerazione della sua spina dorsale e innescato i sintomi psicotici.


Dopo cinque anni di sintomi simili alla demenza, alla donna è stata diagnosticata un'anemia perniciosa, l'incapacità di produrre globuli rossi sufficientemente sani e i medici sono stati in grado di trattarla adeguatamente: "La paziente ha avuto un notevole recupero neuropsichiatrico dopo la sostituzione della vitamina e la gestione psicofarmacologica", scrivono gli autori nel rapporto.


Le è stato somministrato un integratore di vitamina B12 chiamato cianocobalamina e un farmaco antipsicotico. Poco dopo questo trattamento, ha smesso di mostrare segni di psicosi e il comportamento aggressivo.


"Lo stato cognitivo della paziente è migliorato drasticamente", scrivono gli autori. "Ora si orienta nel tempo e nello spazio, il suo discorso è diventato coerente e logico e il suo stato funzionale è tornato a quello che i suoi parenti consideravano normale. Ora può cucinare, aiutare in casa, fare shopping ed essere completamente indipendente nelle attività quotidiane".


I medici che hanno descritto il caso clinico notano che il declino cognitivo combinato a psicosi e convulsioni è un evento estremamente raro nelle persone con carenze di vitamina B12. Esortano i medici a considerare le carenze di vitamina B12 quando diagnosticano pazienti con psicosi e convulsioni, specialmente se hanno un declino cognitivo:

"Il nostro caso suggerisce che la demenza associata a carenza di vitamina B12 può comunque essere invertita con la terapia di sostituzione della vitamina, anche dopo uno stato di deficit prolungato".

 

 

 


Fonte: James Felton in IFL Science! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Bruno Silva, Ana Velosa and J Bernardo Barahona-Corrêa. Reversible dementia, psychotic symptoms and epilepsy in a patient with vitamin B12 deficiency. BMJ Case Reports, 14 May 2019, DOI: 10.1136/bcr-2018-229044

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.