Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Statine riducono mortalità e rischio di ictus nei pazienti con demenza

5th EAN congress5° Congresso dell'Accademia Europea di Neurologia a Oslo

Le statine sono associate in modo significativo a una riduzione del rischio di mortalità nei pazienti con demenza, secondo una nuova ricerca presentata al V° Congresso della European Academy of Neurology (EAN) che si tiene a Oslo dal 29 giugno al 2 luglio 2019.


Lo studio, che ha analizzato 44.920 pazienti svedesi con demenza inclusi nel Registro Svedese Demenza tra il 2008 e il 2015, ha riscontrato che gli utenti di statine avevano un rischio inferiore del 22% di morte [precoce] per ogni causa rispetto ai coetanei non-utenti.


La ricerca ha anche dimostrato che gli utenti di statine hanno una riduzione del 23% del rischio di ictus, che è 3 volte più probabile nei pazienti con demenza lieve, e 7 volte più probabile in quelli con demenza grave.


L'effetto protettivo delle statine sulla sopravvivenza era forte per i pazienti al di sotto dei 75 anni (riduzione del 27%) e negli uomini (riduzione del 26%), ma anche le donne e i pazienti anziani ne hanno tratto beneficio (riduzione rispettivamente del 17% e del 20%).


Anche i pazienti con demenza vascolare - il secondo tipo più comune di demenza dopo il morbo di Alzheimer - hanno visto un rischio di mortalità inferiore del 29%.


"La sopravvivenza dei pazienti con demenza è variabile e studi precedenti hanno identificato molti fattori associati alla sopravvivenza e al rischio di ictus in questi pazienti", ha commentato la prima autrice Bojana Petek MD, del Centro Medico Universitario di Lubiana in Slovenia e del Karolinska Institutet in Svezia. "Tuttavia, l'effetto delle statine su questi due esiti non è chiaro. Lo scopo di questo studio era di analizzare l'associazione tra l'uso di statine e il rischio di morte e ictus nei pazienti con diagnosi di demenza".


Commentando la ricerca, l'autrice senior Sara Garcia-Ptacek del Karolinska Institutet, ha dichiarato: "Questo è uno studio di coorte, il che significa che i pazienti non sono stati randomizzati a un trattamento come se fossero in una sperimentazione clinica. Possiamo solo mostrare un'associazione e non provare assolutamente che le statine causino questo declino della mortalità. Tuttavia i nostri risultati sono incoraggianti e suggeriscono che i pazienti con demenza hanno un beneficio dalle statine simile a quello dei pazienti senza demenza".


Colpendo circa 10 milioni di persone in Europa, la demenza è la principale causa di dipendenza e disabilità delle persone anziane in tutto il continente. Il numero di casi dovrebbe raddoppiare entro il 2030, in gran parte a causa dell'invecchiamento della popolazione. La prevalenza della demenza aumenta in modo esponenziale con l'età, interessando il 5% della popolazione oltre i 65 anni e fino al 50% dopo i 90 anni.

 

 

 


Fonte: EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B. Petek, M. Villa-Lopez, B. Winblad, M.G. Kramberger, M. Von Euler, H. Xu, M.E. Eriksdotter, S. Garcia-Ptacek. Statins, risk of death and stroke in patients with dementia - a registry-based study. 5th EAN congress, abstract O3112.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.