Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio prova l'effetto positivo della musica e della danza sulla demenza

Uno studio pilota eseguito all'Università di Otago (Nuova Zelanda) ha dimostrato la potente influenza che la musica e la danza possono avere sugli anziani con demenza.


I ricercatori del Dipartimento di Danza e del Dipartimento di Medicina Psicologica hanno usato musica familiare e rievocativa e gesti naturali di un gruppo di 22 partecipanti per creare una serie originale di esercizi di danza.


La prima autrice Ting Choo, laureata in studi sulla danza, afferma che l'obiettivo era promuovere una migliore qualità della vita per le persone con demenza, fornendo stimolazione della memoria, moderazione dell'umore e interazione sociale.


Eseguito in 10 sessioni settimanali, il programma 'ri-personificazione intuitiva dei movimenti' (IMR, intuitive movement re-embodiment) ha dato umorismo, immaginazione e intuizione che hanno motivato i partecipanti a ballare e interagire con gioia.


I risultati dello studio, pubblicati sull'American Journal of Alzheimer's Disease & Other Dementias, dicono che i partecipanti hanno riferito miglioramenti significativi nella loro qualità di vita dopo la sesta sessione. La Choo afferma:

"Hanno risposto molto alla musica e hanno mostrato entusiasmo nel muoversi con la musica, indipendentemente dalle loro limitazioni fisiche. In ogni sessione abbiamo osservato risposte positive, come il richiamo della memoria, la danza spontanea e lo scherzo.

“Queste osservazioni hanno sicuramente invertito la comprensione stereotipata di questo gruppo di persone come passive e immobili. La musica stimola le loro risposte molto meglio delle istruzioni verbali".


I ricercatori ora intendono espandere lo studio pilota, perfezionare e ampliare il programma IMR per soddisfare meglio le esigenze e le condizioni dei partecipanti. La Choo spera che ulteriori ricerche possano ottenere il sostegno e il riconoscimento del programma da parte della comunità medica: "C'è motivo di ulteriori esplorazioni di creatività e demenza".


Crede che l'uso delle arti, inclusi pittura, musica, teatro e danza, sia stato sottovalutato in campo clinico, a causa della mancanza di una condotta standardizzata e di risultati di studio coerenti:

"Come ex ballerina e attuale educatrice di danza, capisco il 'ruolo meno importante' delle arti nella società, nonché gli insignificanti effetti terapeutici della musica e della danza per la demenza, rispetto alla ricerca clinica su scala molto più ampia".

 

 

 


Fonte: University of Otago (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ting Choo, Yoram Barak, Ali East. The Effects of Intuitive Movement Reembodiment on the Quality of Life of Older Adults With Dementia: A Pilot Study. American Journal of Alzheimer's Disease & Other Dementias®, 14 July 2019,  DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)