Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cristalli di sale temporanei possono essere una soluzione permanente all'Alzheimer

precipitation dissolution of salt crystalPrecipitazione-dissoluzione di un cristallo di sale osservata con la micrografia di stato liquido. (Fonte: Università di Osaka)

Il morbo di Alzheimer (MA) è la prima causa di demenza in tutto il mondo e una delle principali ragioni di disabilità. Ora, ricercatori della Università di Osaka e della Hokkaido University hanno dimostrato che ci sono eventi ripetuti di precipitazione-dissoluzione di cristalli di sale, anche a basse concentrazioni di sale in scala nanometrica, che possono accelerare l'aggregazione dei peptidi neurotossici di amiloide-beta (Aβ) implicati nella sua patogenesi.


Il cervello umano è composto di circa 86 miliardi di neuroni, più o meno il numero di granelli di sabbia contenuti in un grande camion. Questi neuroni manipolano come segnali le informazioni elettrochimiche dentro il cervello, i muscoli e gli organi per orchestrare la sinfonia della vita, dalla sopravvivenza alla consapevolezza di sé.


Il MA distrugge questo complessa rete neuronale, causando disabilità funzionale e morte cellulare. Non essendoci ancora una cura, i trattamenti disponibili sono sintomatici, di supporto o palliativi; un passo avanti nella comprensione della sua patogenesi può rendere più chiare le prospettive per farmaci, diagnosi e prevenzione.


Il ruolo dell'Aβ nel MA è riconosciuto da tempo. I peptidi Aβ derivano ​​dalla 'proteina precursore dell'amiloide' e si auto-assemblano in dimensioni che vanno da aggregati a basso peso molecolare, a oligomeri più grandi, a fibrille amiloidi. Queste ultime sono note per essere neurotossiche ma la ricerca recente suggerisce che anche gli aggregati oligomerici disordinati sono tossici, forse anche più delle fibrille.


"L'aggregazione delle fibrille inizia con la nucleazione, seguita da una fase di allungamento", spiega Kichitaro Nakajima, primo autore di questo studio. "Fino ad ora, le prime fasi di evoluzione degli oligomeri erano state difficili da studiare a causa della loro variabilità morfologica, dei tempi della nucleazione, e della mancanza di un test  idoneo di fluorescenza".


Usando la microscopia elettronica con trasmissione allo stato liquido, i ricercatori hanno analizzato l'aggregazione delle molecole proteiche, l'acquisizione di immagini su scala nanometrica risolta nel tempo e gli schemi di diffrazione degli elettroni.


L'autore senior prof. Hirotsugu Ogi dice:

"Abbiamo scoperto la cosa importante che un cristallo di sale può precipitare anche ad una concentrazione molto inferiore alla sua solubilità, a causa della fluttuazione di densità locale, e la sua rapida dissoluzione accelera la reazione di aggregazione dei peptidi Aβ.

"Questa formazione di cristalli di sale temporanei fornisce un meccanismo mediante il quale le proteine ​​aderiscono alla superficie del cristallo,. Come si scioglie, l'interfaccia si restringe, condensando le proteine ​​al punto di evanescenza. Questo fenomeno assomiglia all'accelerazione di aggregazione da bolla di cavitazione ultrasonica.

"Durante la fase di espansione, le proteine ​​sono attaccate alla superficie della bolla, e sono altamente condensate dai collassi successivi della bolla, dalla pressione positiva dell'onda ultrasonica al suo centro. Questo è l'effetto catalitico artificiale. Così, in un meccanismo di aggregazione nanoscopica di tipo autocatalitico, la dissoluzione del sale accelera la reazione di aggregazione, e l'aggregato in sé può promuovere la nucleazione del sale".


Ogi spiega le implicazioni di queste scoperte:

"L'aggregazione dei peptidi Aβ è lenta e questo è stato un ostacolo alla ricerca farmaceutica. Stabilire un metodo di accelerazione effettiva aiuterà a chiarire la loro evoluzione strutturale da monomero a fibrilla. Questa conoscenza è la chiave per capire la patogenesi del MA".

 

 

 


Fonte: Osaka University via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kichitaro Nakajima, Tomoya Yamazaki, Yuki Kimura, Masatomo So, Yuji Goto, Hirotsugu Ogi. Time-Resolved Observation of Evolution of Amyloid-β Oligomer with Temporary Salt Crystals. J. Phys. Chem. Lett., 20 Jul 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.