Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ridurre la demenza nei pazienti con artrite reumatoide

L'incidenza della demenza nei pazienti con artrite reumatoide è inferiore nei pazienti trattati con farmaci antireumatici di modifica della malattia (DMARD, disease modifying antirheumatic drugs) biologici o sintetici mirati, rispetto ai pazienti che ricevono DMARD sintetici convenzionali, secondo un nuovo studio presentato al meeting annuale virtuale dell'American College of Rheumatology.


“Prendere un farmaco DMARD biologico o sintetico mirato ha realmente diminuito il rischio di incidenza di demenza del 17% rispetto ai pazienti che prendevano solo un DMARD sintetico convenzionale”, ha detto Sebastian Sattui MD/MS, reumatologo dell'Hospital for Special Surgery (HSS) di New York City, primo autore dello studio realizzato in collaborazione con gli investigatori della Weill Cornell Medicine e della University of Alabama di Birmingham.


Il dott. Sattui ha detto che il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide è diventato più complesso in base alla conoscenza che l'artrite reumatoide ha un impatto ben oltre ciò che è ritenuta una delle manifestazioni classiche. Studi precedenti avevano suggerito che le malattie infiammatorie come l'artrite reumatoide, possono aumentare il rischio di demenza e che gli agenti TNF possono avere un ruolo per prevenire l'incidenza della demenza.


Nel nuovo studio, i ricercatori hanno identificato una coorte di pazienti con artrite reumatoide nei rimborsi Medicare dal 2006 al 2017. Per essere considerati dallo studio, i pazienti dovevano essere iscritti continuativamente da almeno 12 mesi in Medicare parte A/B/D, avere almeno 40 anni di età e non avere alcuna diagnosi precedente di demenza.


Nel campione di 141,326 pazienti eleggibili con artrite reumatoide, il tasso grezzo di incidenza della demenza era di 2 per 100 persone-anno per i pazienti con DMARD sintetici convenzionali e 1.3 per i pazienti in un qualsiasi DMARD biologico. Dopo l'aggiustamento per fattori come età, sesso e altre patologie concomitanti, i pazienti con DMARD biologici o sintetici mirati avevano un rischio di demenza inferiore del 17% rispetto ai pazienti su DMARD sintetici convenzionali.


Non sono state osservate differenze significative tra le diverse classi di DMARD biologici o sintetici mirati, suggerendo che la diminuzione del rischio forse è spiegata dalla diminuzione complessiva dell'infiammazione piuttosto che da un meccanismo di azione.


I ricercatori dicono che i medici dovrebbero considerare queste nuove informazioni nel prendere decisioni di trattamento, ma sono necessari studi prospettici. Il dott. Sattui ha concluso:

“Il nostro lavoro mostra ancora un'altra dimensione in cui il trattamento dell'artrite reumatoide può avere un impatto sulla salute generale e sulla qualità di vita dei nostri pazienti.

“L'artrite reumatoide è una malattia sistemica e può avere implicazioni cognitive. Tuttavia, queste complicazioni sembrano condividere percorsi simili a quelli della malattia articolare, e i farmaci che usiamo per trattare l'artrite reumatoide potrebbero essere efficaci nella prevenzione della demenza nei pazienti con artrite reumatoide.

"Studi futuri devono valutare l'impatto degli interventi, come ad esempio la strategia di trattamento-per-obiettivo, sull'incidenza della demenza nei pazienti con artrite reumatoide”.

 

 

 


Fonte: Hospital for Special Surgery (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sebastian Sattui, Iris Navarro-Millan, Fenglong Xie, Mangala Rajan, Huifeng Yun and Jeffrey R Curtis. Incidence of Dementia in Patients with Rheumatoid Arthritis and Association with DMARDs – Analysis of a National Claims Database. Arthritis Rheumatol., 2020, Link (Accessed 7 Nov 2020)

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.