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Intervento alla cataratta meno probabile dopo diagnosi di Alzheimer

Le persone con morbo di Alzheimer (MA) hanno meno probabilità di avere un intervento chirurgico alla cataratta rispetto alle persone senza la malattia. Il tasso di queste operazioni inizia a diminuire già un anno dopo la diagnosi, secondo un nuovo studio eseguito all'Università della Finlandia Orientale.


La minore probabilità di chirurgia della cataratta tra le persone con disturbi cognitivi era stata già segnalata in precedenza. Questo studio è il primo a segnalare un'associazione tra la diagnosi di MA e un'incidenza inferiore della chirurgia della cataratta e un calo del tasso delle operazioni riferito al tempo dalla diagnosi.


La diminuzione dell'incidenza di chirurgia della cataratta tra le persone con MA di nuova diagnosi è preoccupante, perché i benefici di questa procedura a basso rischio sarebbero probabilmente simili per le persone con e senza MA.


"I risultati dello studio indicano che le persone con MA potrebbero avere una soglia più alta per le procedure della cataratta. Tuttavia, le persone con disturbi cognitivi dovrebbero essere riferite attivamente agli esami oftalmologici, perché la chirurgia della cataratta può migliorare il loro funzionamento cognitivo e fisico. Lo stigma della malattia non dovrebbe portare a un minor numero di persone indirizzate alla chirurgia della cataratta", affermano gli autori.


Lo studio, pubblicato su Acta Ophthalmologica, è stato condotto nell'ambito del Medication Use and Alzheimer’s Disease Study (MEDALZ), una coorte che comprende 70.718 abitanti finlandesi residenti in comunità, con MA diagnosticato tra il 2005 e il 2011. Sono stati confrontati con coetanei dello stesso sesso senza MA.

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kaisa Hokkinen, Kai Kaarniranta, Esa Jämsen, Pasi Lampela, Sirpa Hartikainen, Anna-Maija Tolppanen. Incidence of cataract surgeries in people with and without Alzheimer’s disease. Acta Ophthalmologica, 14 May 2021, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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