Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stile di vita sano collegato a migliore cognizione negli anziani, con o senza rischio genetico

Una nuova analisi su anziani over-80 mostra che uno stile di vita sano è associato a un rischio minore di deterioramento, e che questo collegamento non dipende dall'essere portatori di una forma particolare del gene APOE. Xurui Jin della Duke Kunshan University di Jiangsu/Cina e colleghi hanno presentato questi risultati su Plos Medicine.


Il gene APOE ha diverse forme, e le persone con la variante (o allele) ε4 hanno un aumento del rischio di deterioramento cognitivo e di morbo di Alzheimer (MA). Anche ricerche precedenti avevano collegato la funzione cognitiva ai fattori di stile di vita, come il fumo, l'esercizio fisico e la dieta. Tuttavia, non era chiaro se i benefici di uno stile di vita sono influenzati dall'APOEε4, in particolare negli ultra 80enni.


Per chiarire la relazione tra APOEε4 e stile di vita, Jin e colleghi hanno esaminato i dati di 6.160 adulti over-80 che partecipavano a uno studio più ampio e continuo chiamato Chinese Longitudinal Healthy Longevity Survey. I ricercatori hanno analizzato statisticamente i dati per indagare i collegamenti tra APOEε4, stile di vita e cognizione. Hanno anche considerato i dati socio-demografici e altri fattori che possono influire sulla cognizione.


L'analisi ha confermato che i partecipanti con stili di vita sani o intermedi avevano una probabilità significativamente minore di avere un deterioramento cognitivo, rispetto a quelli con uno stile di vita malsano, rispettivamente del 55% e del 28%. Inoltre, i partecipanti con APOEε4 avevano una probabilità superiore del 17% di deterioramento cognitivo rispetto a quelli con altre varianti di APOE.


Uno studio precedente aveva suggerito che negli individui con rischio genetico da basso a intermedio, i profili favorevoli di stile di vita sono legati a un rischio minore di demenza, rispetto ai profili sfavorevoli. Ma queste associazioni protettive non sono state trovate in quelli ad alto rischio genetico.


Tuttavia, l'indagine ha mostrato che il legame tra stile di vita e deterioramento cognitivo non variava in modo significativo sulla base dello stato APOEε4, che rappresenta il rischio genetico di demenza. Ciò suggerisce che mantenere uno stile di vita più sano potrebbe essere importante per conservare la funzione cognitiva dopo gli 80 anni, indipendentemente dal rischio genetico.


Questo studio trasversale ha sottolineato l'importanza di uno stile di vita sano sulla salute cognitiva. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per convalidare questi risultati in popolazioni diverse, questo studio potrebbe aiutare a informare gli sforzi per aumentare la funzione cognitiva per i più anziani.


Nella fase successiva, il team esplorerà questa associazione usando il punteggio di rischio poligenetico per il MA (AD-PRS) e la relazione interattiva tra AD-PRS e stile di vita sulla cognizione con dati longitudinali.

 

 

 


Fonte: PLOS via ScienceDaily (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Xurui Jin, Wanying He, Yan Zhang, Enying Gong, Zhangming Niu, John Ji, Yaxi Li, Yi Zeng, Lijing L. Yan. Association of APOE ε4 genotype and lifestyle with cognitive function among Chinese adults aged 80 years and older: A cross-sectional study. PLOS Medicine, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.